Modelli di navi fatte con ossa umane



I prigionieri di guerra francesi del XIX secolo avevano un passatempo davvero molto particolare. Quale? Realizzare dei modelli di navi con ossa umane! Sì, avete capito bene, usavano le ossa di altri detenuti passati a miglior vita per creare repliche delle imbarcazioni inglesi.
Un hobby che ci ha lasciato in eredità una ricca produzione di questi esemplari, costruiti dai prigionieri durante la loro lunga detenzione che a volte arrivava fino a dieci anni.
Oltre alle ossa umane venivano utilizzate anche quelle degli animali e i capelli degli stessi detenuti, usati per ricreare il cordame delle navi. Ma come si procuravano le ossa? In questo erano di grande aiuto i maiali presenti nel campo dove gli uomini venivano tenuti prigionieri, infatti, scavando dissotterravano le ossa dei defunti. Inoltre, una volta morti questi stessi animali, anche le loro ossa risultavano utili nella costruzione delle navi. Non aveva importanza a chi fossero appartenute, una volta trovate venivano bollite in modo da renderle più malleabili, facilitando così la lavorazione e l’intaglio.

I modelli che sono stati realizzati, al di là del materiale utilizzato che può suscitare ribrezzo, sono davvero molto belli e ricchi di dettagli, per quanto possano risultare un po’ macabri.

Raffreddore e influenza degli animali domestici, può essere l'uomo a "passarli"?



È la stagione dei raffreddori e delle prime influenze  i giorni più o meno freddi si alternano e spesso ci colgono impreparati, vestiti in maniera non adeguata e i malanni di stagione sono la conseguenza più comune. Se con noi vivono degli animali, è giusto preoccuparsi anche della loro salute e della possibilità, che esiste, di contagiarli e trasmettere loro raffreddore e influenza.

Il fenomeno per cui una malattia passa da umano ad animale ha un nome specifico, zoonosi inversa - la zoonosi è il caso contrario, quello della malattia trasmessa da animale a essere umano - e sebbene la trasmissione uomo-animale di una malattia influenzale non sia diffusissimo è comunque una possibilità da prevedere e da cercare di evitare.

Voler evitare a cane o gatto (ma anche altri animali domestici) influenzato non è solo una preoccupazione di poco conto, perché esiste sempre la possibilità che in un animale la situazione si complichi e diventi più seria di quello che si potrebbe immaginare, senza contare eventuali mutazioni e sviluppo di nuove forme virali che potrebbero anche essere ritrasmesse all'uomo.

In sostanza, la zoonosi inversa è ancora oggetto di studio e i casi documentati di passaggio di raffreddori e influenze agli animali domestici limitati - quello più famoso è del 2009, circa dieci gatti domestici infettati dal virus dell'influenza H1N1, la famosa influenza suina- ma anche nell'incertezza si impone un livello minimo di attenzione verso i nostri animali domestici.

Il passo più logico per prevenire un passaggio di sindrome influenzale a Micio e Fido è sicuramente quello di vaccinarsi, ma ci sono anche altri accorgimenti da ricordare: evitare il contatto diretto - difficile con un gatto che vuole dormire sulle gambe o sul letto, ma bisogna provarci - ricordarsi di coprire naso e bocca quando si starnutisce  lavarsi di frequente le mani, specie prima di accarezzare i nostri animali, ed evitare di abbandonare per casa i fazzoletti usati. Da evitare, nel caso il nostro animale domestico non stia bene, la somministrazione di antinfluenzali per uso umano: meglio sentire il veterinario che saprà consigliare cosa fare.


fonte:gopets.gogreen.virgilio.it

Halloween, tornano le ronde Aidaa per proteggere i gatti neri


La notte delle streghe si avvicina e purtroppo gli unici a davvero paura sono i gatti neri, vittime di superstizioni millenarie sulla loro natura diabolica e sui rapporti che li legherebbero al mondo dell’occulto.

Per proteggerli dai riti sacrificali di gruppi esoterici e pseudo-satanici di cui sono  involontari protagonisti, Aidaa sta organizzando le ronde in quella che per le piccole pantere è la notte più pericolosa dell’anno.

Il centro operativo sarà a Torino, dal momento che il Piemonte è una delle aree a maggior rischio, ma i volontari non mancheranno di perlustrare e pattugliare tutte le zone dove nel corso degli ultimi anni si sono svolti riti satanici.

"Il problema dei sacrifici di gatti neri nella notte di Halloween è sicuramente meno grave rispetto agli scorsi anni -  ha spiegato Lorenzo Croce, presidente di Aidaa - ma abbiamo avuto diverse segnalazioni della ripresa del fenomeno delle messe nere in Piemonte, Toscana e Lombardia. Abbiamo quindi deciso di organizzare il pattugliamento in maniera massiccia, ecco perchè cerchiamo gruppi di volontari desiderosi di dare una mano”.

Aidaa dunque rivolge un appello a tutti gli amanti degli animali disposti nella notte delle streghe a pattugliare le località considerate maggiormente a rischio: in Piemonte Val Pellice, Torino Città, Valli del Cuneese e zona di Intra-Verbania- Pallanza, basso astigiano; in Lombardia Legnanese, Parco Groane, Basso varesotto, Milano città, Zona del basso Lecchese, Valtellina e Valchiavenna, Bassa provincia di Brescia, Treviglio e oltrepò paves; in Emilia Bologna, Appennino modenese, zona del Po in provincia di Reggio Emilia; in Toscana Mugello, Viareggio, Forte dei Marmi e Firenze città; nel Lazio Roma Città, zona del lago di Bracciano e Viterbesee; In Umbria Zona di Narni e Orvietese; in Basilicata Potenza; in Veneto Sponda est del lago di Garda; in Liguria Genova, Zona di Imperia e zona di Portofino;  alcune zone di Campania e Sicilia.



Tentato cagnicidio, una cagnolona a cui hanno sparato e che è stata investita sconfigge la morte

 Lady, una deliziosa meticcia randagia, è viva per miracolo. La cagnolona, che ha dieci anni, è riuscita a sopravvivere dopo essere stata ferita da un'arma da fuoco e investita da un'automobile.
Kristell Stout di Roseville, in California, ha sfamato Lady per tre anni anche se la pelosetta non ha mai abitato con lei, preferiva rimanere libera.

"Correva felice per la strada e il mio istinto era correre insieme a lei" ha dichiarato Kristell. "Non dimenticherò mai la prima volta che ci siamo viste, per me è stato amore a prima vista e ho cercato di fare tutto il possibile per proteggerla".

La signora Stout dava da mangiare a Lady tutti i giorni ma recentemente ha perso il lavoro e aveva deciso di trasferirisi in un'altra città però non voleva abbandonare la cagnetta.

Impegnata nei preparativi del trasloco non si è resa conto che non vedeva Lady da due giorni, quando ha realizzato che Lady era sparita si è preoccupata e ha telefonato ai rifugi per cani della città, chiedendo informazioni.

Una delle strutture le ha risposto che avevano trovato Lady, era stata appena investita da una macchina e stavano andando a recuperarla. Anche Kristell si è recata sul luogo dell'incidente e, aiutata da uno dei volontari del rifugio, ha portato Lady in una clinica veterinaria.

La cagnetta è stata sottoposta ai raggi X che hanno rivelato varie fratture, ma non solo, qualcuno le aveva anche sparato diversi colpi di pistola. Per pagare le cure mediche di Lady, la signora Stout ha dato fondo a tutti i suoi risparmi, ma le ha salvato la vita.

"Andremo via insieme e ricominceremo da capo. Mi hanno assicurato che Lady camminerà di nuovo e questa è l'unica cosa che conta" ha concluso Kristel

fonte:gopets.gogreen.virgilio.it

L'oggetto che possiede più batteri


Avreste mai creduto che il telefono cellulare è la più seria minaccia alla vostra salute e all'igiene? Lo dice uno studio scientifico britannico.

Secondo questa ricerca proprio questo oggetto di uso quotidiano, questo concentrato di tecnologia di cui sembra non possiamo più fare a meno, è un vero e proprio ricettacolo di batteri e agenti patogeni: addirittura per numero di germi il telefonino batte il wc, ben diciotto volte di più è infatti il numero di batteri riscontrati rispetto al pulsante dello sciacquone. Le cifre riportate dal Daily Mail, che ha pubblicato questo studio condotto da un'organizzazione inglese che opera a difesa dei consumatori, sono impressionanti: un telefonino avrebbe fino a 39 volte il livello accettabile di batteri, e fino a 170 volte arriverebbe alla soglia massima di batteri coliformi fecali.

Dopo aver analizzato un campione di 30 apparecchi cellulari, e scoperto la presenza di microrganismi infettivi di vario genere, dai batteri ai lieviti, fino alle muffe, gli studiosi hanno evidenziato che, in proporzione, il 14,7% di telefonini presenti nel solo 63 milioni di apparecchi all'incirca, potrebbe avere effetti negativi sulla salute e scatenare una miriade di infezioni che possono mettere seriamente in pericolo delle persone.

I cani imparano a sbadigliare guardando gli uomini




Sbadiglio chiama sbadiglio. Che lo sbadiglio sia contagioso è cosa risaputa, ma che questo valga anche per i cani è un'assoluta novità. Lo ha scoperto uno studio svedese della Lund University, pubblicato recentemente sulla rivista Animal Cognition. Anche i nostri amici a 4 zampe non resistono al "contagio" dello sbadiglio, ma diventano suscettibili solo con il crescere dell'età.


Proprio come i bambini, che cominciano a sbadigliare a circa 4 anni  solo dopo aver visto gli adulti farlo e aver imparato a emulare questa azione, anche i cani imparerebbero a sbadigliare dai loro padroni fin da cuccioli. Il team di esperti lo ha stabilito analizzando il comportamento di 35 cani, di età compresa tra 4-14 mesi, a contatto prima con un familiare e poi con un estraneo. Dopo aver giocato in silenzio per cinque minuti, i padroni imitavano l'espressione facciale di uno sbadiglio, ma senza l'inspirazione e l'espirazione. Dopo alcuni minuti, invece, effettuavano uno sbadiglio completo, riflesso di una profonda inalazione ed espirazione del respiro.

Risultato? Durante gli esperimenti il 69% dei cani ha sbadigliato in risposta all'atto umano. Quando, però, i risultati sono stati suddivisi per età, i ricercatori hanno anche scoperto che i cani di età inferiore ai 7 mesi erano stati meno "contagiati" dallo sbadiglio degli uomini, con appena il 39% dei casi in cui l'atto è stato replicato (e solo nei cinque minuti successivi dallo sbadiglio umano). Questo suggerisce che il contagio dello sbadiglio è un processo di sviluppo, che viene condiviso sia dagli esseri umani che da alcuni animali.

In realtà, come spiega Live Science, già alcuni anni fa uno studio condotto su 29 cani aveva dimostrato che il 72% degli esemplari sbadigliava dopo aver visto il proprio proprietario compiere lo stesso atto. Successivi studi di follow up non erano però riusciti a replicare i risultati. Almeno fino a oggi, con la ricerca svedese che è riuscita a confermare l'ipotesi che i cani iniziano a sbadigliare per empatia, imitando gli uomini. Quando il nostro fidato amico sbadiglia, insomma, potrebbe non trattarsi  semplicemente di una reazione allo stress

Taglio di capelli “numerato” per quattro gemelli, per aiutare gli insegnanti a distinguerli


Ci sono molte leggende urbane (e storie reali) su gemelli che si scambiano i “ruoli” a scuola per migliorare i propri voti o uscire dai guai, sfruttando la somiglianza per ingannare gli insegnanti.
Per quattro gemelli cinesi, però, questo tipo di avventure sarà impossibile: infatti, i genitori, in accordo con gli insegnanti, hanno fatto un taglio di capelli “numerato” ai bambini.
La decisione è stata presa anche (se non soprattutto) nell'interesse dei bambini, che soffrivano del fatto di essere continuamente confusi da insegnanti e compagni di scuola
Così la madre li ha portati dal barbiere, che ha ritagliato i numeri su dei fogli di carta, usandoli poi come maschera per rasare la testa dei gemelli, rendendoli così evidentemente distinguibili.Adesso i genitori sperano che insegnanti e compagni imparino a riconoscere e meglio i singoli fratelli, così da poter fare loro nuovamente un taglio di capelli normale.