Raffreddore e influenza degli animali domestici, può essere l'uomo a "passarli"?



È la stagione dei raffreddori e delle prime influenze  i giorni più o meno freddi si alternano e spesso ci colgono impreparati, vestiti in maniera non adeguata e i malanni di stagione sono la conseguenza più comune. Se con noi vivono degli animali, è giusto preoccuparsi anche della loro salute e della possibilità, che esiste, di contagiarli e trasmettere loro raffreddore e influenza.

Il fenomeno per cui una malattia passa da umano ad animale ha un nome specifico, zoonosi inversa - la zoonosi è il caso contrario, quello della malattia trasmessa da animale a essere umano - e sebbene la trasmissione uomo-animale di una malattia influenzale non sia diffusissimo è comunque una possibilità da prevedere e da cercare di evitare.

Voler evitare a cane o gatto (ma anche altri animali domestici) influenzato non è solo una preoccupazione di poco conto, perché esiste sempre la possibilità che in un animale la situazione si complichi e diventi più seria di quello che si potrebbe immaginare, senza contare eventuali mutazioni e sviluppo di nuove forme virali che potrebbero anche essere ritrasmesse all'uomo.

In sostanza, la zoonosi inversa è ancora oggetto di studio e i casi documentati di passaggio di raffreddori e influenze agli animali domestici limitati - quello più famoso è del 2009, circa dieci gatti domestici infettati dal virus dell'influenza H1N1, la famosa influenza suina- ma anche nell'incertezza si impone un livello minimo di attenzione verso i nostri animali domestici.

Il passo più logico per prevenire un passaggio di sindrome influenzale a Micio e Fido è sicuramente quello di vaccinarsi, ma ci sono anche altri accorgimenti da ricordare: evitare il contatto diretto - difficile con un gatto che vuole dormire sulle gambe o sul letto, ma bisogna provarci - ricordarsi di coprire naso e bocca quando si starnutisce  lavarsi di frequente le mani, specie prima di accarezzare i nostri animali, ed evitare di abbandonare per casa i fazzoletti usati. Da evitare, nel caso il nostro animale domestico non stia bene, la somministrazione di antinfluenzali per uso umano: meglio sentire il veterinario che saprà consigliare cosa fare.


fonte:gopets.gogreen.virgilio.it

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