Ferragosto:Storia e origine di questa festività

 Italia lo sappiamo bene, mentre il resto degli Europei non capiscono come mai ad agosto gli Italiani chiudono i battenti. Siamo l'unico paese al mondo che fa le ferie quasi esclusivamente ad agosto ed è come se durante questo torrido mese estivo, l'italica attività si riducesse ad una linea retta sul cardioscopio. Telefoni che squillano a vuoto per giorni, serrande abbassate, ristoranti chiusi... la desolazione più totale, come se gli Italiani avessero abbandonato il Bel Paese.
E in effetti è proprio così... da circa 2000 anni!

Svelati i conti della Pellegrini


"Nel periodo 2006/12 l'atleta Federica Pellegrini ha ricevuto individualmente la somma di circa 750.000 euro dalla Federazione Italiana Nuoto, riguardante premi di classifica nelle competizioni internazionali e borse di studio ad esclusione dei premi inerenti il Club Olimpico e i contributi erogati dal Coni per le medaglie olimpiche. Nello specifico dei Mondiali di Roma 2009, l'atleta azzurra ha ricevuto 147.000 euro frutto di due medaglie d'oro, tre record mondiali, e il piazzamento nella 4x200sl. In tal senso si specifica che tale somma rispecchia criteri meritocratici uguali per tutti gli atleti azzurri. Inoltre si conferma che sono erogati contributi alle società per l'alto livello relativi a criteri specifici meritocratici, e per particolari esigenze motivate".

Con questa nuova nota, la FIN ha svelato i conti della nuotatrice veneta, che martedì su twitter aveva fatto notare che per il 2009 avrebbe percepito solamente 3.000 euro.

Turista inglese ricoverato dopo aver speso 170 mila euro in una settimana

una parte della merce acquistata
Ci sarebbe poco da ridere se non fosse per le modalità dell’episodio e per le cifre in gioco. Un turista inglese, Mark Rushton, affetto da disturbo bipolare estremo, in vacanza a Santander, famosa città della Spagna, è stato capace di spendere 170mila euro (147mila sterline, Ndr.) nel corso di una sola settimana di shopping. In particolare ha svuotato un supermercato di “Diferente”, catena spagnola di negozi alimentari, acquistando 30 pacchi di cibo. Poi si è recato da Kawasaki, un negozio di calzature alla moda, dove ha comprato ben 17 paia di scarpe al ‘modico’ costo di 1300 sterline l’una. Infine ha fatto tappa in una tabaccheria dove ha comprato oltre 700 euro di sigari e tabacco indiano. La folle spesa di Rushton, che sarebbe continuata se i market non avessero chiuso a mezzanotte, è terminata quando è uscito da un negozio di “cubani” fumandone uno, ma senza averlo pagato. A quel punto è intervenuta la polizia, che ha portato Mark al reparto di psichiatria del Valdecilla Hospital, dove è stato sottoposto a un mese di trattamento intensivo. Quindi, lo scorso 26 luglio, l’ospedale ha pagato le spese per farlo tornare in Inghilterra con un volo Ryanair.

La tragicomica vicenda ha suscitato grande scalpore in Spagna. E non sono mancate le voci su particolari stravaganti. Come il fatto che Rushton, durante la sua razzia al supermercato di “Diferente”, beveva un brandy da 300 euro appena stappato. Oppure che ha prima speso 8mila euro nella catena di alimentari, pagando con carta di credito e poi, dopo una tappa in albergo, è tornato per svuotare gli scaffali. Infine pare che il bizzarro turista inglese abbia anche fatto visita all’ufficio del turismo di Santander e  flirtato con il personale prima di prenotare al Cañadío, uno dei ristoranti più esclusivi della località iberica.

La spesa a dir poco fuori dalla norma di Mark ha anche acceso i riflettori sul disturbo bipolare, una malattia che ha un’incidenza pari a circa il 2 per cento della popolazione mondiale. Si tratta di una sindrome maniaco-depressiva caratterizzata da un’alternanza fra le due condizioni contro-polari dell’attività psichica, il suo eccitamento (l’euforia) e al rovescio la sua inibizione (la depressione). Le conseguenze sul pensiero, la motricità e il comportamento possono essere gravi soprattutto nella tarda adolescenza e nella giovinezza. Dopo quasi due secoli di studi, ancora oggi non si conosce una cura definitiva per il disturbo bipolare. Così, insieme a Rushton, sono tanti i personaggi famosi, scrittori, politici, musicisti e artisti, che hanno sofferto o continuano a combattere contro questa fastidiosa psicosi. Da Napoleone a Churchill, da Leopardi a Poe fino a Beethoven e Cobain. Tra i casi più recenti c’è quello di Catherine Zeta-Jones. La popolare attrice, vincitrice di un Oscar nel 2002 per il musical ‘Chicago’, soffre di disturbo bipolare dal 2011. E lo scorso aprile è stata ricoverata per sottoporsi ad un mese di cure. Per sua fortuna non era la stessa in cui si trova ancora la showgirl Sara Tommasi, che dei suoi problemi con l’umore e la personalità è riuscita a fare un business.


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A "soli" 70 anni ha deciso di perdere la sua verginità

La notizia sembra incredibile, soprattutto al giorno d’oggi in cui le donne si avvicinano al sesso prestissimo, in un’età compresa tra i 13 e i 14 anni, ma è tutto vero. Pam Shaw, una spumeggiante signora inglese di 70 anni dichiara di essere ancora vergine ma pronta, finalmente dopo tanti anni, per la sua prima volta.

Pam, confidandosi con un reporter del periodico Sun, ha sottolineato di avere avuto in passato una felicissima vita sentimentale e di avere vissuto intense storie d’amore con i suoi fidanzati ma ha affermato anche che con loro non è andata oltre perchè non si è mai sentita pronta, volendo condividere questo momento con qualcuno che meritasse veramente. Ora, questo momento sembra essere arrivato perchè, come dice la stessa Pam, la propria maturità e consapevolezza sono tali da permetterle di compiere questo passo. Eppure a giudicare dalle fotografie, la sig.ra Pam Shaw tutto sembra fuochè una “verginella” casta e pura. Curata nel fisico e nell’abbigliamento, molto femminile e accattivante negli atteggiamenti non da proprio l’idea di una 70enne alla ricerca dell’uomo giusto per condividere la sua prima volta.


Nonostante l’età avanzata, Pam è irremovibile circa i suoi gusti sella scelta del principe azzurro, non è disposta ad accontentarsi minimamente. Dovrà trattarsi di un uomo alto, bello, simpatico e ricco. Le pretese sono effettivamente molto alte, i suoi standards, certo non di poco conto, spiegano come mai ancora non sia riuscita ad incontrare la persona giusta. Ma si sa, la vita è imprevedibile e magari l’allegra signora potrebbe incontrare improvvisamente, per caso l’uomo del proprio destino e fargli dono di quel fiore che, finora, nessuno ha colto.

Emicrania,convulsioni e svenimenti causati da un verme che aveva in testa

  Erano sei mesi che un uomo aveva forti emicranie, soffriva di convulsioni e sveniva. I medici hanno scoperto che aveva un verme in testa
Fanno un po’ impressione quando li vediamo strisciare, averne uno in testa lungo ben 15,2 centimetri dev’essere decisamente peggio. Eppure è accaduto ad un uomo di 60 anni. Wang Ming, di Chengdu, in Cina, si è recato dal suo medico dopo che per più di sei mesi continuava ad accusare emicranie dolorose, soffriva di convulsioni e sveniva sovente.Il dottore lo ha mandato in ospedale per sottoporsi ad un esame ai raggi X. Quando gli hanno fatto la lastra, i medici hanno visto un parassita della lunghezza di una biro in agguato sotto il suo cranio. I chirurghi hanno eseguito una operazione di tre ore sul signor Ming al First People’s Hospital di Shuangliu all’inizio di questo mese, per rimuovere la ‘bestiolina’ dalla sua cavità cranica.Quando hanno rimosso il verme, lo hanno messo in un contenitore di acqua e sono rimasti scioccati nello scoprire che si nuotava come se niente fosse successo. Gli esperti credono che l’uomo abbia ingerito il parassita mangiando cibi poco cotti: rane crude, anguille e altri frutti di mare quando era giovane. I parassiti presenti in tali alimenti crudi possono entrare nel sistema umano dopo essere stati mangiati, e così possono crescere. 

Plastic Busters:la barca ecologica acchiappa-plastica

Lo testimoniano i ricercatori dell’Università di Siena, da tempo impegnati nel monitoraggio della salute degli animali e delle acque marine del Mar Mediterraneo, che la plastica sta uccidendo questo mare meraviglioso.
Nello stomaco di una tartaruga sono stati trovati, ad esempio, fino a 143 frammenti di plastiche di tutti i tipi. Dei 3 miliardi di rifiuti che invadono il Mare Nostrum, tra il 70 e l'80% è infatti costituito da plastiche che contaminano la fauna marina e la catena alimentare, fino al pesce che arriva sulle nostre tavole. Una proposta pratica e subito applicabile arriva dall’Università di Siena con il progetto “Plastic Busters”, un’imbarcazione ecologica con ricercatori e strumenti scientifici farà il giro del Mar Mediterraneo, uno dei più contaminati dalla plastica al mondo, per “acchiappare” le plastiche, mappandone la diffusione, studiandone gli effetti sugli animali marini, per progettare come ridurre la presenza di questi rifiuti.  Farà una “fotografia” completa delle macro e microplastiche riversate nel mare nostrum, registrandone le conseguenze nefaste sull’ambiente marino e sulla salute della sua fauna. L'imbarcazione, ideata e progettata da Maria Cristina Fossi del Department of Environment, earth and physical sciences dell'Universita di Siena,è stata presentata, insieme ad altre cinque selezionate nel mondo, il 5 luglio, alla Certosa di Pontignano (Siena), nella giornata conclusiva della conferenza internazionale First Siena Solutions Conference Sustainable Development for the Mediterranean Region, l’evento dedicato alla sostenibilità, promosso nell’ambito della rete ONU Sustainable Development Solutions Network. “Plastic Busters”, progetto presentato dal dipartimento di Scienze fisiche, della terra e dell’ambiente dell’Università di Siena, sotto la direzione della professoressa Maria Cristina Fossi, ha ottenuto l’adesione di 30 enti di ricerca e istituzioni internazionali e si avvale di strumenti di analisi e procedure validate in numerose campagne di monitoraggio sulla salute degli animali marini.
La barca-laboratorio ecosostenibile viaggerà dalla Toscana fino a Gibilterra, poi verso la Tunisia, l’Egitto, la Grecia e, dopo tre mesi di navigazione, risalendo l’Adriatico approderà a Venezia. A bordo, un’équipe internazionale di ricercatori farà il campionamento  delle acque e, attraverso tecniche di autopsia che non comportano danni per gli animali, e sofisticate analisi eco tossicologiche, verrà controllato lo stato di salute delle specie “sentinella”: le balene, gli squali e le tartarughe, gli animali che per eccellenza subiscono i danni dell’inquinamento da plastica. Ricerca, divulgazione al pubblico durante le soste nei porti, creazione di relazioni istituzionali altri importanti obiettivi del progetto “Plastic busters”, che mira a concordare con tutti i Paesi del Mediterraneo strategie concrete per mitigare il grave fenomeno dell’inquinamento da plastica (foto sotto Università di Siena: plastiche isolate dai ricercatori dallo stomaco e dall'intestino di animali marini).


L'ossitocina, ormone dell'amore, causa ansia e paura

L'ossitocina è conosciuta anche come "ormone dell'amore", è considerata un agente di riduzione dello stress ed è coinvolto nei legami amorosi, nella passione, nel desiderio e nel comportamento materno, ma potrebbe influenzare anche emozioni come la paura e l'ansia.

Lo studio che lo dimostra è della Northwestern University di Chicago ed è stato pubblicato su "Nature Neuroscience". Nel nuovo studio gli scienziati hanno mostrato, in un modello animale, che questo ormone potrebbe rinforzare la paura: la maggior parte delle risposte alla paura, passa attraverso una regione del cervello chiamata setto laterale.



Questa parte del cervello possiede anche un grande numero di recettori dell'ossitocina. Gli scienziati hanno scoperto che l'ossitocina rinforza le memorie sociali negative e le ansie sul futuro innescando una molecola di segnalazione, la Erk (extracellular signal regulated kinases) che si attiva per sei ore, dopo l'esperienza sociale negativa.
 La Erk rinforza inoltre le paure stimolando i circuiti cerebrali della paura che in gran parte passano attraverso il setto laterale. Numerosi studi scientifici hanno spiegato quanto sia fondamentale nelle relazioni lunghe e stabili.
 Jelena Radulovic, coordinatrice della ricerca  e docente di Disturbo bipolare alla Northwestern University Feinberg School of Medicine, spiega che capendo il doppio ruolo dell'ossitocina nelle situazioni che portano ansia, in futuro si potrebbero attuare dei trattamenti che aumenteranno i livelli di benessere negli individui e diminuiranno comportamenti e reazioni negative.
 L'ossitocina, nella donna stimolerebbe il parto e l'allattamento al seno al seno, sia negli animali che nell'essere umano, inoltre favorisce i legami familiari e la fiducia tra persone.
L’ossitocina viene prodotta in molteplici situazioni sociali: nel favorire il parto e l’allattamento, durante le dolci interazioni tra persone che si amano, nel preludio dell’atto sessuale e nell’orgasmo sia maschile che femminile.
 Sembra che durante un orgasmo la presenza dell'ormone nel sangue sia presente in una quantità cinque volte superiore rispetto ai livelli normali.
 L’ormone, una volta liberato sprigiona i suoi effetti benefici: regola la temperatura corporea, controlla la pressione sanguigna, alza le difese immunitarie.
Una delle cose più importanti è che l’ossitocina viene sprigionato, fa da "collante", nei legami affettivi che si instaurano tra le persone.
 Quando un genitore prende in braccio suo figlio dolcemente, o quando lo stringe a sé per consolarlo o quando lo aiuta a superare una difficoltà o quando giocano insieme divertendosi o anche quando il genitore ascolta attivamente le preoccupazioni di suo figlio, la produzione di ossitocina è molto alta.
 Secondo uno studio dell'Università di Bonn, renderebbe fidanzati e mariti anche più fedeli. Un gruppo di studiosi del Server autism center for research and treatment at mount Sinai School of Medicine ha infine dimostrato che questo neurotrasmettitore, avrebbe anche una funzione nella memoria e potrebbe rafforzare i ricordi dell'infanzia legati al rapporto con la madre.
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