Turista inglese ricoverato dopo aver speso 170 mila euro in una settimana

una parte della merce acquistata
Ci sarebbe poco da ridere se non fosse per le modalità dell’episodio e per le cifre in gioco. Un turista inglese, Mark Rushton, affetto da disturbo bipolare estremo, in vacanza a Santander, famosa città della Spagna, è stato capace di spendere 170mila euro (147mila sterline, Ndr.) nel corso di una sola settimana di shopping. In particolare ha svuotato un supermercato di “Diferente”, catena spagnola di negozi alimentari, acquistando 30 pacchi di cibo. Poi si è recato da Kawasaki, un negozio di calzature alla moda, dove ha comprato ben 17 paia di scarpe al ‘modico’ costo di 1300 sterline l’una. Infine ha fatto tappa in una tabaccheria dove ha comprato oltre 700 euro di sigari e tabacco indiano. La folle spesa di Rushton, che sarebbe continuata se i market non avessero chiuso a mezzanotte, è terminata quando è uscito da un negozio di “cubani” fumandone uno, ma senza averlo pagato. A quel punto è intervenuta la polizia, che ha portato Mark al reparto di psichiatria del Valdecilla Hospital, dove è stato sottoposto a un mese di trattamento intensivo. Quindi, lo scorso 26 luglio, l’ospedale ha pagato le spese per farlo tornare in Inghilterra con un volo Ryanair.

La tragicomica vicenda ha suscitato grande scalpore in Spagna. E non sono mancate le voci su particolari stravaganti. Come il fatto che Rushton, durante la sua razzia al supermercato di “Diferente”, beveva un brandy da 300 euro appena stappato. Oppure che ha prima speso 8mila euro nella catena di alimentari, pagando con carta di credito e poi, dopo una tappa in albergo, è tornato per svuotare gli scaffali. Infine pare che il bizzarro turista inglese abbia anche fatto visita all’ufficio del turismo di Santander e  flirtato con il personale prima di prenotare al Cañadío, uno dei ristoranti più esclusivi della località iberica.

La spesa a dir poco fuori dalla norma di Mark ha anche acceso i riflettori sul disturbo bipolare, una malattia che ha un’incidenza pari a circa il 2 per cento della popolazione mondiale. Si tratta di una sindrome maniaco-depressiva caratterizzata da un’alternanza fra le due condizioni contro-polari dell’attività psichica, il suo eccitamento (l’euforia) e al rovescio la sua inibizione (la depressione). Le conseguenze sul pensiero, la motricità e il comportamento possono essere gravi soprattutto nella tarda adolescenza e nella giovinezza. Dopo quasi due secoli di studi, ancora oggi non si conosce una cura definitiva per il disturbo bipolare. Così, insieme a Rushton, sono tanti i personaggi famosi, scrittori, politici, musicisti e artisti, che hanno sofferto o continuano a combattere contro questa fastidiosa psicosi. Da Napoleone a Churchill, da Leopardi a Poe fino a Beethoven e Cobain. Tra i casi più recenti c’è quello di Catherine Zeta-Jones. La popolare attrice, vincitrice di un Oscar nel 2002 per il musical ‘Chicago’, soffre di disturbo bipolare dal 2011. E lo scorso aprile è stata ricoverata per sottoporsi ad un mese di cure. Per sua fortuna non era la stessa in cui si trova ancora la showgirl Sara Tommasi, che dei suoi problemi con l’umore e la personalità è riuscita a fare un business.


Yahoo! Notizie

Nessun commento: