Lumache antirughe: dal Giappone l'ultima frontiera della bellezza

L'ultima frontiera della bellezza è una strisciante novità che però è assolutamente naturale. Dal Giappone arriva l'antirughe più strano del mondo. La bava delle lumache è conosciuta perchè ha proprietà emollienti e lenitive e così in una beauty farm a Tokyo mettono le lumache a passeggiare direttamente sulla pelle del viso.

"La bava delle lumache aiuta a rimuovere le cellule vecchie, guarire la pelle da scottature solari e idratarla, abbiamo moltissime richieste di persone che vogliono provare questo trattamento, ma richiede molto tempo e quindi c'è una lunga lista di attesa" sostiene una delle dipendenti del salone di bellezza mentre mette tre lumache sul viso di una cliente.

"Sentire la lumaca che striscia sulla faccia è incredibile, all'inizio è abbastanza strano ma poi è molto rilassante" dice soddisfatta una cliente. Che spera così di cancellare i segni del tempo sul proprio volto
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Birra artigianale: un settore in ampia crescita

La birra artigianale piace, e pure tanto, quasi più del vino e a parlare sono soprattutto i numeri legati alla produzione in tutta Italia.

Per birra artigianale si intende quella non pastorizzata, ovvero cruda, non filtrata, realizzata senza l`utilizzo di alcun conservante. Parliamo di un modo di vivere e di pensare un prodotto così tanto amato e sperimentato.
Secondo una stima di Assobirra i microbirrifici artigianali costituiscono l’1% della produzione nazionale (pari a 300mila ettolitri), ma la crescita delle birre artigianali italiane viaggia tra il 10 e il 20% all`anno. In due anni circa, dunque, si potrà raggiungere la metà del consumo attuale che oggi si aggira intorno ai 29 litri pro capite. Gli italiani, quindi, cercano sempre di più la qualità in quello che bevono, sopratutto se si parla di birra. Secondo Filippo Terzaghi, direttore di AssoBirra, da qualche anno i birrifici artigianali, dopo aver prodotto in prevalenza birra chiara, stanno reinterpretando il prodotto "all`italiana" utilizzando ingredienti legati al territorio come castagne, farro, erbe aromatiche, spezie della macchia mediterranea.
Tra i birrifici che sperimentano con successo nuove birre c`è la Birreria Baladin, con il suo fondatore Teo Musso che, nel tempo, è diventato un guru del settore: produce birre famose in tutto il mondo (la blanche Isaac in primis), apre locali (come l’elegante Open a Roma) e potenzia quelli storici.
Gestire un birrificio artigianale è una missione che ha come obiettivo quello di divulgare nei pub la cultura della qualità, della birra italiana fatta con ingredienti eccellenti e che non ha nulla da invidiare alle belghe. L`eccellenza italiana, però, non si valuta solo dalle materie prime utilizzate, ma anche dalla fantasia nel ricercare sempre nuovi ingredienti. L’Associazione Birra del Lazio - che riunisce microbirrifici e malterie della regione - ha prodotto La Zia Ale che ha come ingrediente "segreto" il gruyt, ossia una miscela di cicoria, rucola, erbe di campo e timo da utilizzare al posto del luppolo. Nel milanese, invece, si produce la Birra Agricola che va oltre il disciplinare ministeriale che ne assegna la qualifica solo a chi la realizza con un 60% minimo di materia prima coltivata in loco dall’azienda. Qui si arriva al 90% compreso il luppolo.
Ma non è semplice, perchè bisognerebbe essere contadini e birrai allo stesso tempo. E in un periodo come questo, il ritorno alla terra e alla tradizione, sembra prioprio essere la soluzione perfetta.

Il messaggio in bottiglia di una ragazza morta tre anni fa

Sidonie Fery aveva circa dieci anni quando, dalla baia di Great South, al largo di Long Island, gettò in acqua una bottiglia di vetro con dentro un foglietto di carta. Un gesto romantico e innocente di una bambina che sperava di rendere migliore la giornata di qualcuno che, trovando quel messaggio, avrebbe letto la frase “Be excellent to yourself, dude!” (“Trattati bene, amico”). Tre anni fa, quando aveva 18 anni, la ragazza è morta dopo essere caduta da un dirupo in Svizzera, dove si era trasferita per motivi di studio. Gli operai che pulivano la spiaggia nel villaggio di Patchogue, 60 miglia a est di Manhattan, hanno scoperto la bottiglietta e dopo aver trovato il biglietto hanno chiamato il numero di telefono che vi era segnato. «Sono scoppiata a piangere quando ho sentito che l'hanno trovata», ha raccontato la mamma della ragazza, Mimi Fery, che ha risposto al telefono. Questi lavoratori, ha aggiunto, sono stati «molto, molto gentili». La madre ha descritto Sidonie, figlia unica, come un'adolescente creativa e «amante delle poesie che scriveva di continuo». 
(web)



Orange Fiber: Dalle arance una fibra per l'alta moda

Gli abiti d’alta moda possono essere creati utilizzando la fibra delle arance. Parola della fashion designer catanese Adriana Santanocito, che ha realizzato una sua personale linea di vestiti eco-chic per le donne, recuperando dagli scarti della produzione agrumicola una speciale fibra vegetale da impiegare nell’industria dei tessuti fashion.

I nuovi abiti ecologici proposti dalla designer, in particolare, sfruttano la fibra delle arance (battezzata con il nome di ‘Orange Fiber’) che, a sua volta, viene ottenuta grazie ad uno speciale procedimento in grado di estrarre la cellulosa dall'agrume, da utilizzare direttamente per il processo di filatura.

I nuovi abiti d’alta moda femminili, creati con la fibra delle arance, hanno inoltre una caratteristica unica nel loro genere: grazie all’utilizzo delle nanotecnologie infatti, sono stati incorporate delle particolari microcapsule nei nuovi ‘vestiti fruttati’, capaci di rilasciare vitamine A, C ed E a contatto con la pelle. In pratica, mentre si è vestiti, l’abito in fibra d’arancia provvede al benessere e alla cura della persona, integrando ‘epidermicamente’, il fabbisogno quotidiano di vitamine richiesto dal corpo.

Gli abiti ecologici creati con la fibra delle arance, rappresentano quindi, un’altro tentativo di sensibilizzare il mondo della moda alla salvaguardia dell’ambiente nei processi di fabbricazione degli indumenti, sfruttando tecniche di lavorazione non inquinanti, nell'ambito del riciclo e del rispetto delle materie prime. Un progetto, questo, che vuole intervenire, in parte, anche sul delicato tema dell’occupazione in Italia, affidando la realizzazione dei suoi vestiti in fibra d’arancia ad associazioni di donne in difficoltà e persone svantaggiate in cerca di lavoro. Ad oggi, ‘Orange Fiber’ ha già ottenuto importanti riconoscimenti ed è stato selezionato nell’ambito dell’iniziativa ‘Changemakers for Expo Milano 2015’.

Smartphone, le migliori applicazioni per cercare lavoro

Siamo a metà luglio e, solitamente, non è questo il momento migliore dell’anno per cercare un lavoro, visto che molte aziende stanno per prendersi una pausa in vista di agosto. Aspettare fine agosto o inizio settembre, però, potrebbe non essere una buona idea. Meglio muoversi per tempo. Preparare il curriculum, iscriversi ai social network che contano  sono passi fondamentali, ma quel che più conta è monitorare il mercato, cercando di capire quali sono le figure professionali più richieste. Del resto, complice la Rete, il lavoro sta cambiando. Oltre alle solite professioni, ne stanno nascendo altre nuovissime: dal community manager al transmedia Web editor, dal digital PR al content curator, dell’e-Reputation manager al SEO.

Per monitorare il mercato, ma soprattutto per scovare l’offerta che fa al caso vostro, è possibile farsi aiutare dal proprio smartphone. O meglio, da alcune applicazioni che vi aiutano a monitorare le offerte di lavoro. Ecco le cinque migliori

1) Infojobs

Questa app permette di accedere a tutte le offerte del portale InfoJobs.it, il numero uno in Italia. È possibile anche candidarsi alle offerte, aggiungendo una lettera di presentazione: basta usare i dati di login del portale www.infojobs.it




2) Monster.it

La app permette di essere sempre aggiornati sulle ultime offerte, anche grazie a notifiche personalizzate, e di candidarsi. Si può accedere ai propri dati, al CV, alla lettera di presentazione e allo storico delle candidature. È possibile anche sfruttare la geolocalizzazione per cercare offerte nelle vicinanze.



3) Indeed Jobs

Indeed è un motore di ricerca per trovare lavoro, attivo da una decina d’anni. Raccoglie annunci da migliaia di siti, inclusi: bacheche di lavoro, quotidiani, associazioni e pagine d’impiego di compagnie private. Questa app fa lo stesso, in mobilità. Ci si può candidare alle offerte tramite il CV di Indeed. Ottimo per cercare lavoro anche all’estero.


4) Adecco And Jobs – Lavoro

La app di Adecco permette di cercare tra le offerte interinali e non, e di avanzare la propria candidatura direttamente dal cellulare. Permette anche di trovare la filiale più vicina e condividere gli annunci più interessanti con gli amici, sui social network.


5) ClicLavoro

Questa app dà accesso ai contenuti del portale ClicLavoro, realizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per gestire le offerte di Centri per l’impiego, Agenzie per il lavoro, Informagiovani e così via. Oltre a visualizzare le offerte è possibile candidarsi, grazie alla gestione del proprio CV in una pagina personale.






Snapcat , l'applicazione che permette ai gatti di scattare foto di se stessi


Non solo gli esseri umani sono vanitosi, ed in quanto a vanità, si sa che i gatti non scherzano nemmeno. L’applicazione Snapcat per Android offre una divertente soluzione per stimolare il fotografo che è in ognuno dei nostri gatti. Una volta lanciata l’applicazione, un puntino rosso cercherà di attirare l’attenzione del nostro fedele amico, che così attiverà la fotocamera del telefono per autoscattarsi una fotografia. Dopodiché sarà possibile, utilizzando i tasti del volume, accedere alle funzionalità di editing, dove troveremo integrato il sistema Aviary che ci permetterà di modificare alcune parti della foto per cercare di migliorarla il più possibile. Una volta ottenuto il risultato, si potrà condividere lo scatto anche su EyeEm, Facebook e Twitter.
Snapcat può essere utilizzato anche in una finestra del browser e gli utenti possono scegliere tra quattro diverse icone di mobili tra cui un mouse, una palla di lana, di uccelli e la faccia di un gatto. 


Snapcat per  cellulari Android è disponibile gratuitamente su Google Play

Attraversa la strada senza guardare, prese in pieno le due figlie. Il video shock


Un video scioccante mostra l’attimo esatto in cui una madre attraversa la strada con le sue due figlie, proprio nel momento che sta sopraggiungendo una macchina. Si vedono le due bambine rimbalzare sul cofano dell’auto e atterrare in mezzo alla strada. Sorprendentemente, le bimbe, hanno riportato solo graffi e lividi in questo incredibile incidente che ha avuto luogo in Russia. Il Daily non specifica se l’auto investitrice stesse guidando contromano, comunque sia con due bambini a fianco occorre essere molto attenti prima di attraversare, e poi mai uscire tra due macchine ma cercare le strisce pedonali…..





Il video è stato ripreso da una telecamera montata sul cruscotto della vettura – le dashcams sono molto comuni in Russia per una serie di motivi tra cui le truffe assicurative. Quando la donna attraversa, tutte le auto sono parcheggiate in direzione opposta (molto probabilmente non ha pensato di controllare in entrambe le direzioni prima di attraversare), la si vede  uscire da dietro una macchina parcheggiata accompagnata dalle sue due figlie – una piccolina e l’altra un po’ più grandetta. E’ solo quando la mamma, che indossa una maglia gialla, si gira alla sua sinistra che vede la macchina in arrivo e apre la bocca per gridare con orrore. Ma è troppo tardi - il veicolo prende in pieno le due bambine mentre lei riesce a scansarsi.


E’ questione di attimi, le bimbe volano e cadono poco più avanti, la madre corre verso di loro e prende in braccio la più piccola. L’altra si alza e fa qualche passo, poi sembra avvertire dei dolori alle gambe anche se,  nessuna delle due si è fatta male seriamente.
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