Tentato cagnicidio, una cagnolona a cui hanno sparato e che è stata investita sconfigge la morte

 Lady, una deliziosa meticcia randagia, è viva per miracolo. La cagnolona, che ha dieci anni, è riuscita a sopravvivere dopo essere stata ferita da un'arma da fuoco e investita da un'automobile.
Kristell Stout di Roseville, in California, ha sfamato Lady per tre anni anche se la pelosetta non ha mai abitato con lei, preferiva rimanere libera.

"Correva felice per la strada e il mio istinto era correre insieme a lei" ha dichiarato Kristell. "Non dimenticherò mai la prima volta che ci siamo viste, per me è stato amore a prima vista e ho cercato di fare tutto il possibile per proteggerla".

La signora Stout dava da mangiare a Lady tutti i giorni ma recentemente ha perso il lavoro e aveva deciso di trasferirisi in un'altra città però non voleva abbandonare la cagnetta.

Impegnata nei preparativi del trasloco non si è resa conto che non vedeva Lady da due giorni, quando ha realizzato che Lady era sparita si è preoccupata e ha telefonato ai rifugi per cani della città, chiedendo informazioni.

Una delle strutture le ha risposto che avevano trovato Lady, era stata appena investita da una macchina e stavano andando a recuperarla. Anche Kristell si è recata sul luogo dell'incidente e, aiutata da uno dei volontari del rifugio, ha portato Lady in una clinica veterinaria.

La cagnetta è stata sottoposta ai raggi X che hanno rivelato varie fratture, ma non solo, qualcuno le aveva anche sparato diversi colpi di pistola. Per pagare le cure mediche di Lady, la signora Stout ha dato fondo a tutti i suoi risparmi, ma le ha salvato la vita.

"Andremo via insieme e ricominceremo da capo. Mi hanno assicurato che Lady camminerà di nuovo e questa è l'unica cosa che conta" ha concluso Kristel

fonte:gopets.gogreen.virgilio.it

L'oggetto che possiede più batteri


Avreste mai creduto che il telefono cellulare è la più seria minaccia alla vostra salute e all'igiene? Lo dice uno studio scientifico britannico.

Secondo questa ricerca proprio questo oggetto di uso quotidiano, questo concentrato di tecnologia di cui sembra non possiamo più fare a meno, è un vero e proprio ricettacolo di batteri e agenti patogeni: addirittura per numero di germi il telefonino batte il wc, ben diciotto volte di più è infatti il numero di batteri riscontrati rispetto al pulsante dello sciacquone. Le cifre riportate dal Daily Mail, che ha pubblicato questo studio condotto da un'organizzazione inglese che opera a difesa dei consumatori, sono impressionanti: un telefonino avrebbe fino a 39 volte il livello accettabile di batteri, e fino a 170 volte arriverebbe alla soglia massima di batteri coliformi fecali.

Dopo aver analizzato un campione di 30 apparecchi cellulari, e scoperto la presenza di microrganismi infettivi di vario genere, dai batteri ai lieviti, fino alle muffe, gli studiosi hanno evidenziato che, in proporzione, il 14,7% di telefonini presenti nel solo 63 milioni di apparecchi all'incirca, potrebbe avere effetti negativi sulla salute e scatenare una miriade di infezioni che possono mettere seriamente in pericolo delle persone.

I cani imparano a sbadigliare guardando gli uomini




Sbadiglio chiama sbadiglio. Che lo sbadiglio sia contagioso è cosa risaputa, ma che questo valga anche per i cani è un'assoluta novità. Lo ha scoperto uno studio svedese della Lund University, pubblicato recentemente sulla rivista Animal Cognition. Anche i nostri amici a 4 zampe non resistono al "contagio" dello sbadiglio, ma diventano suscettibili solo con il crescere dell'età.


Proprio come i bambini, che cominciano a sbadigliare a circa 4 anni  solo dopo aver visto gli adulti farlo e aver imparato a emulare questa azione, anche i cani imparerebbero a sbadigliare dai loro padroni fin da cuccioli. Il team di esperti lo ha stabilito analizzando il comportamento di 35 cani, di età compresa tra 4-14 mesi, a contatto prima con un familiare e poi con un estraneo. Dopo aver giocato in silenzio per cinque minuti, i padroni imitavano l'espressione facciale di uno sbadiglio, ma senza l'inspirazione e l'espirazione. Dopo alcuni minuti, invece, effettuavano uno sbadiglio completo, riflesso di una profonda inalazione ed espirazione del respiro.

Risultato? Durante gli esperimenti il 69% dei cani ha sbadigliato in risposta all'atto umano. Quando, però, i risultati sono stati suddivisi per età, i ricercatori hanno anche scoperto che i cani di età inferiore ai 7 mesi erano stati meno "contagiati" dallo sbadiglio degli uomini, con appena il 39% dei casi in cui l'atto è stato replicato (e solo nei cinque minuti successivi dallo sbadiglio umano). Questo suggerisce che il contagio dello sbadiglio è un processo di sviluppo, che viene condiviso sia dagli esseri umani che da alcuni animali.

In realtà, come spiega Live Science, già alcuni anni fa uno studio condotto su 29 cani aveva dimostrato che il 72% degli esemplari sbadigliava dopo aver visto il proprio proprietario compiere lo stesso atto. Successivi studi di follow up non erano però riusciti a replicare i risultati. Almeno fino a oggi, con la ricerca svedese che è riuscita a confermare l'ipotesi che i cani iniziano a sbadigliare per empatia, imitando gli uomini. Quando il nostro fidato amico sbadiglia, insomma, potrebbe non trattarsi  semplicemente di una reazione allo stress

Taglio di capelli “numerato” per quattro gemelli, per aiutare gli insegnanti a distinguerli


Ci sono molte leggende urbane (e storie reali) su gemelli che si scambiano i “ruoli” a scuola per migliorare i propri voti o uscire dai guai, sfruttando la somiglianza per ingannare gli insegnanti.
Per quattro gemelli cinesi, però, questo tipo di avventure sarà impossibile: infatti, i genitori, in accordo con gli insegnanti, hanno fatto un taglio di capelli “numerato” ai bambini.
La decisione è stata presa anche (se non soprattutto) nell'interesse dei bambini, che soffrivano del fatto di essere continuamente confusi da insegnanti e compagni di scuola
Così la madre li ha portati dal barbiere, che ha ritagliato i numeri su dei fogli di carta, usandoli poi come maschera per rasare la testa dei gemelli, rendendoli così evidentemente distinguibili.Adesso i genitori sperano che insegnanti e compagni imparino a riconoscere e meglio i singoli fratelli, così da poter fare loro nuovamente un taglio di capelli normale.

Corsi “sexy” per imparare più facilmente il cinese


Quello dell'insegnante in completo intimo  è il sogno erotico di molti studenti. Ecco spiegato lo straordinario successo di Sexymandarin.com, il corso online di cinese condotto da sexy professoresse. Nato a dicembre del 2011,conta già 300mila iscritti in giro per il mondo. La prima lezione del corso, dal titolo "Che ora è?" viene svolta da due insegnanti, che con indosso solo un completino intimo, parlano stese su un letto. Le altre lezioni hanno come protagoniste insegnanti che parlano di cucina e insegnano i vocaboli relativi alla culinaria mentre mordono un limone, o professoresse che parlano di automobili in bikini mentre lavano un taxi londinese con spugne piene di schiuma. Per entrare a far parte di questo gruppo di sexy docenti, le aspiranti insegnanti devono presentare un book con le loro fotografie e dare prova di avere esperienza di insegnamento.
Le associazioni femministe cinesi hanno sottolineato come in questo modo si danneggia l'immagine della donna offrendo una visione stereotipata e forzatamente esotica. Kaoru Kikuchi, laureata all'Università di Nottingham e fondatrice del sito, ha detto che l'obiettivo del progetto era quello di rendere più accessibile a tutti il mandarino. "La lingua cinese è una lingua ostica, complicata, che finisce con l'intimidire e scoraggiare chi vuole impararla, se invece l'approccio è colloquiale e anche sexy e divertente è tutta un'altra cosa". Mick Gleissner, il regista di Hong Kong che produce i video per il sito ha poi aggiunto: "E la stessa cosa che con il pianoforte, se un bambino per imparare a suonarlo deve studiare Chopin magari si annoia e smette di impegnarsi, se invece può suonare della canzoni adatte a lui, si diverte e continua".
Secondo alcune stime, il mandarino, ovvero la lingua ufficiale cinese, è parlato da circa 900 milioni di persone madrelingua più 1,4 miliardi di persone che lo parlano in giro per il mondo. Favorevole ma dubbiosa dal punto di vista didattico, un'insegnante di Pechino ha dichiarato: "Può essere una cosa divertente come veicolo per il marketing e la promozione della lingua ma lo vedo meno valido come strumento per gli studenti. I ragazzi si distraggono troppo quando ci sono contenuti di tipo sessuale e questo può compromettere un apprendimento serio della lingua"....GUARDA IL VIDEO

I tatuaggi a quanto pare rendono le donne meno affascinanti del previsto!

tatuaggio_thumb[2]Un sondaggio ha esaminato quali sono i fattori che spengono il desiderio e l’attrazione quando incontrano una persona dell’altro sesso. Il sondaggio è stato condotto in Gran Bretagna ed ha coinvolto circa 500 persone.
Il primo fattore che “toglie fascino” nelle donne sono i tatuaggi, con il 37% degli uomini intervistati che li hanno messo al primo posto tra le cose più sgradite, e il 78% nella “top 5”. Al secondo posto, l’alito cattivo.
Molte donne desiderano farsi tatuaggi e li considerano belli, ma gli uomini lo considerano poco attraenti: poco femminili e appariscenti”, spiega un responsabile di ECigaretteDirect, che ha commissionato il sondaggio (l’interesse della società, infatti, era in particolare capire come era percepito il fumo)
Per le donne invece il fattore che toglie fascino è la barba, sgradita al 33% delle intervistate. Anche in questo caso al secondo posto l’alito cattivo.
Ecco la lista della top 5 delle cose più sgradite a uomini e donne:
Uomini
  1. Tatuaggi (37%)
  2. Alito cattivo (28%)
  3. Fumatrice (17%)
  4. Troppi piercing (10%)
  5. Unghie rosicchiate (8%)
Donne
  1. Barba (33%)
  2. Alito cattivo (27%)
  3. Troppi piercing (16%)
  4. Tatuaggi (13%)
  5. Fumatore (11%)

L’uomo perfetto secondo un sondaggio inglese


Un sondaggio inglese ha coinvolto 2.000 donne cercando  di risolvere quello che alcuni uomini considerano uno dei più grandi misteri dell’universo: quali siano gli uomini che piacciono alle donne. O almeno, alle donne inglesi, dovremmo dire. Ecco allora la descrizione che ne è venuta fuori
.

L’uomo ideale è alto circa 1,85, atletico, capelli scuri corti e occhi marroni, ha un buon senso del vestire, tendenzialmente elegante (non è gradito l’abbigliamento sportivo puro), è laureato ed ha un reddito medio alto.  Deve essere un tipo dolce e sensibile, ma deve dire “Ti amo” solo quando lo pensa veramente.
Inoltre, l’uomo ideale guida preferibilmente un Audi, beve birra piuttosto che vino e mangia carne (l’essere vegetariani, in un uomo, è visto come un punto a sfavore). E’ un tipo divertente che ama scherzare piuttosto che limitarsi a conversazioni profonde.
Per quanto alle intervistate piacerebbe essere accompagnate a fare shopping, hanno anche sostenuto che non dispiacerebbe loro che shopping e gli acquisti vengano lasciati a loro, in modo da avere più libertà. Non c’è niente di male se l’uomo perfetto guarda la partita di calcio con gli amici anziché rimanere con la sua compagna a guardare le soap opera (un atteggiamento che le intervistate ritengono poco mascolino), ed è bene che ammetta apertamente quando stava guardando altre ragazze piuttosto che cerchi di nasconderlo. Per ultimo, l’uomo ideale deve telefonare alla madre due volte a settimane (non troppe da essere considerato “mammone”, ma neanche troppo poche da essere considerato poco attento alla famiglia).

jeans che mangiano lo smog


Arrivano dall'Inghilterra i jeans che mangiano lo smog. A volte, per fare il proprio dovere basta veramente poco, anzi pochissimo: basta indossare un jeans, una maglia e fare tutte le attività che si fanno normalmente. Grazie ai jeans che mangiano lo smog, infatti, tutti possiamo contribuire a combattere l’inquinamento cittadino.
jeans che mangiano lo smog sono stati realizzati da un team inglese formato da un professore universitario di chimica e una stilista, grazie ad un materiale capace di trattenere parte dello smog che incontra per strada. Nelle fibre del jeans, infatti, vi è anche il diossido di titanio, capace di trattenere il monossido di azoto prodotto dai tubi di scarico delle nostre vetture. Per purificare il jeans basterà lavarlo, ma state tranquilli, che lo smog catturato dal jeans non sarà nocivo per la vostra salute, dal momento che si attacca agli indumenti e non ai polmoni.Ovviamente, per combattere lo smog cittadino, non basterà solo un paio di jeans. Ma se indosseremo i jeans e cambieremo alcune nostre piccole abitudini, preferendo la bici all’auto per esempio, allora in pochi anni potremmo iniziare a ripulire il mondo. 

jeans che mangiano lo smog


Arrivano dall'Inghilterra i jeans che mangiano lo smog. A volte, per fare il proprio dovere basta veramente poco, anzi pochissimo: basta indossare un jeans, una maglia e fare tutte le attività che si fanno normalmente. Grazie ai jeans che mangiano lo smog, infatti, tutti possiamo contribuire a combattere l’inquinamento cittadino.
jeans che mangiano lo smog sono stati realizzati da un team inglese formato da un professore universitario di chimica e una stilista, grazie ad un materiale capace di trattenere parte dello smog che incontra per strada. Nelle fibre del jeans, infatti, vi è anche il diossido di titanio, capace di trattenere il monossido di azoto prodotto dai tubi di scarico delle nostre vetture. Per purificare il jeans basterà lavarlo, ma state tranquilli, che lo smog catturato dal jeans non sarà nocivo per la vostra salute, dal momento che si attacca agli indumenti e non ai polmoni.
Ovviamente, per combattere lo smog cittadino, non basterà solo un paio di jeans. Ma se indosseremo i jeans e cambieremo alcune nostre piccole abitudini, preferendo la bici all’auto per esempio, allora in pochi anni potremmo iniziare a ripulire il mondo. 

Tre cuccioli di marsupiale rimasti orfani diventano amici inseparabili


prima vista non si direbbe, ma Peggy, Anzac e Cupcake hanno molto in comune tra loro. Tutti e tre sono marsupiali australiani rimasti orfani in seguito a tre diversi incidenti stradali che hanno coinvolto, uccidendole, le loro mamme.
È difficile sapere con precisione la loro età esatta, ma il Wild About Wildlife Rescue Center, che li ha presi in cura, stima che Peggy il vombato, e Anzac il canguro grigio orientale, abbiano tra i 3 e i 4 mesi, mentre Cupcake, il wallaby, ha 5 mesi.
Se vi state chiedendo cosa sia un vombato, si tratta di un marsupiale piccolo, tozzo e estremamente forte, scambiato dai primi colonizzatori europei dell'Australia per un grande tasso. Purtroppo anche questa specie è a rischio estinzione, a causa di una serie di fattori tra cui la distruzione dell'habitat e la caccia.
Nemmeno i canguri se la passano bene in Australia, dove, sebbene siano il simbolo della nazione, vengono sterminati indiscriminatamente dai cacciatori e investiti molto spesso dalle auto in corsa (di qui l'importanza di ponti e cavalcavia per animali). Il fatto, poi, che ci siano pochissimi centri come il Wild About Wildlife, comporta che i marsupiali feriti adulti non vengano accolti, dando la precedenza ai cuccioli.
"Come risultato diretto, i marsupiali adulti feriti vengono fucilati, eutanizzati,  anche se le lesioni non sono gravissime. Questo accade a causa della mancanza di alternative", scrive il centro. A differenza di altri, per fortuna i tre piccoli orfani ce l'hanno fatta.  Curati nel centro di soccorso animali selvatici e allevati con latte potenziato, sono diventati amici inseparabili.
"Il trio se la cava splendidamente, Cupcake è particolarmente attivo in questi giorni. Quando la cerchiamo, non ci preoccupiamo di guardare per terra, ma la troviamo sempre a saltare da qualche mobile", racconta Alistair Brown, fondatrice del Wild About Wildlife Rescue Center, che rilascerà i marsupiali in natura una volta che saranno abbastanza grandi e forti. Tenerissime ed emozionati le immagini che ci regalano. Basta guardarle per avere, ancora una volta, la prova che anche animali  estremamente diversi possono essere amici.

greenme.it

Uomo rimasto per cinque giorni con un vibratore nell'intestino prima di ricorrere alle cure dei medici per rimuoverlo.

SHANGHAI - Un uomo è rimasto per cinque giorni con un vibratore nel suo intestino per poi ricorrere alle cure dei medici e farselo rimuovere. Lo scrive lo Shanghai Daily. Un giovane di trenta anni si è presentato venerdì scorso la prima volta al Zhongshan Hospital di Shanghai con il vibratore nell'intestino che, come scrive il giornale, “aveva usato per aumentare il piacere sessuale con sua moglie”. 

Il vibratore, 23 centimetri di lunghezza per 8 di diametro, si è bloccato nell'intestino e gli creava dolore. In un primo momento, i medici non sono stati in grado di rimuoverlo, per cui l'uomo è dovuto tornare il giorno dopo, dopo aver provato in altri ospedali. Il vibratore si era bloccato nelle pieghe dell'intestino e aveva già danneggiato alcuni tessuti. «Se non avessimo rimosso il vibratore in tempo - ha detto al giornale il dottor Yao Liqing - l'uomo sarebbe potuto entrare in una situazione critica. Avevamo deciso di operarlo se non fossimo riuscito a rimuovere l'oggetto con un endoscopio. Alla fine ci siamo riusciti senza far uso della chirurgia e sia io che i colleghi siamo rimasti stupiti di essere riusciti a togliere un oggetto così grande dall'intestino dell'uomo». 

Secondo i medici, dal momento che l'utilizzo di vibratori ed altri sexy toys sta aumentando in Cina non è raro che accadano episodi del genere. Secondo quanto ha detto il dottor Yao, «quest'anno oltre a questo c'erano stati altri tre casi del genere nello stesso ospedale, mentre un solo caso era stato registrato negli ultimi tre anni».

Fonte ilmessaggero

Un cocktail da 7000 euro a bicchiere [VIDEO]

Il cocktail più costoso al mondo si chiama “Salvatore’s Legacy”, è nato a Londra e viene la bellezza di 5.500 sterline, circa 6.823 euro. Non un cocktail nel senso di party, ma nel senso di bevanda che costa quasi 7mila euro a bicchiere ed è stato ideato da Salvatore Calabrese nel famoso night ‘Playboy club’ a Mayfair, Londra. Ma perché il “Salvatore’s Legacy” costa così tanto da entrare nel Guinnes dei primati? Perché usa quattro ingredienti d’eccezione che risalgono al periodo antecedente la Rivoluzione francese e la guerra d’Indipendenza americana: il Cognac Clos de Griffier Vieux del 1789, Kummel Liqueur del 1770, Dubb Orange Curacao del 1860 e due gocce di Angostura Bitters del 1900. Salvatore Calabrese, uno dei più noti barman al mondo, è un collezionista di liquori e distillati tra i più rari e ricercati, e per il suo speciale Salvatore’s Legacy ha miscelato liquori antichi e pregiati. Ha accumulato un patrimonio di cognac per oltre 1 milione di sterline. Aveva già tentato di battere il record del mondo del cocktail più costoso a luglio ma ci fu un intoppo quando una bottiglia di Cognac del 1788 da 50 mila sterline venne fatta cadere a terra e rotta da un cliente.

Spangles il gattino strabico fa impazzire il web



Dopo Venus, il favoloso gatto chimera, il web ha creato una nuova star felina.

Si chiama Spangles , un gattino nato il 4 luglio di tre anni fa con una simpatica particolarità: è strabico, ha gli occhi che si incrociano. E’ un affettuoso gattino della Carolina del Sud, di Spartanburg, precisamente, e la sua proprietaria Maria Buchanan ne va orgogliosissima, tanto da aprirgli anche una pagina su facebook tutta sua dove più di 8000 utenti si collegano ogni giorno per vedere le sue nuove foto e video.
MAria ha 25 anni e studia al college della città, il gatto le è stato regalato quando aveva appena 5 mesi e da allora sono stati inseparabili, di lui dice: “E’ nato con un occhio incrociato ma non ha mai avuto problemi di deambulazione. E’ stato controllato anche da un veterinario che ha confermato il fatto che Spangles non ha bisogno di nessun intervento chirurgico”.
Di seguito una simpatica galleria fotografica dove potete vedere il micio con vai cappellini, che non sembra gli diano particolarmente disturbo, anzi sembra mettersi in posa per le foto.