Erik Schlangen, il professore di ingegneria che ha inventato l'asfalto auto-rigenerante

L’asfalto che si ripara da solo e riduce l’inquinamento è l’innovativa soluzione proposta nell’ambito della mobilità sostenibile. Si tratta, in pratica, di un particolare asfaltodrenante per le strade ad alto scorrimento (ossia una miscela di inerti, bitume e polimeri caratterizzata dall'alta porosità), in grado di ridurre l’inquinamento acustico e auto-ripararsi dall’usura del tempo, continuando a scaricare l’acqua piovana di superficie in modo efficace.

Il nuovo asfalto, inventato da Erik Schlangen, professore di ingegneria presso la University of Technology di Delft, in Olanda, è quindi dotato di una longevità e resistenza doppia rispetto alla classica tipologia di manto drenante che, solitamente, proprio a causa della sua elevata porosità, si ossida molto più velocemente rispetto al normale bitume impiegato nelle strade, diventando molto più fragile e rovinandosi con maggiore facilità.

Il nuovo asfalto drenante del prof. Schlangen, in particolare, è stato realizzato aggiungendo al mix di bitume, una piccola quantità di fibre di lana d’acciaio (meno dell’1% del volume totale). Grazie a questo accorgimento, l’auto-riparazione dell’asfalto, in caso di piccole fessurazioni, può quindi avvenire attraverso l’impiego di una speciale piastra ad induzione che riscaldi il manto stradale, in modo da chiudere eventuali crepe, destinate nel tempo ad aumentare e a crescere fino a diventare delle grandi buche, in grado di danneggiare i veicoli e causare gravi incidenti.

Il nuovo asfalto drenante che si ripara da solo, riesce inoltre a prevenire l’eccessivo deterioramento delle carreggiate che, proprio a causa di un percorso troppo dissestato, finisce per determinare delle sollecitazioni ‘dannose’ ed un consumo eccessivo di carburante lungo il tragitto delle auto (con livelli di inquinamento stradale conseguentemente più alti).

Il nuovo asfalto per strade ad alto scorrimento, nonostante sia più costoso di quello tradizionale dovrebbe essere comunque commercializzato in tempi brevi, soprattutto perché in grado di garantire un risparmio (a lungo termine) sui costi di manutenzione del bitume drenante.

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