La vita sedentaria? Uccide come il fumo

Secondo un'indagine statistica condotta da ricercatori del Brigham and Women's Hospital (Stati Uniti) mantenere uno stile di vita sedentario aumenta sensibilmente la mortalità, quanto il vizio del tabacco

Nel 2008 su un totale di quasi 60 milioni di decessi nel mondo ben 5,3 sono stati causati da uno stile di vita sedentario, un numero enorme in assoluto ma che stupisce ancor di più se paragonato ai 5,1 milioni di morti provocati dal fumo nel medesimo intervallo di tempo. Secondo i ricercatori del Brigham and Women's Hospital di Boston, autori del progetto di ricerca pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica americana Lancet, l'assenza di esercizio fisico è strettamente correlata con le cosiddette malattie “non trasmissibili” come patologie dell'apparato cardiocircolatorio, diabete, obesità più o meno grave ed alcuni tipi di cancro. L'amplissima indagine statistica, coordinata dall'epidemiologa I-Min Leedell'Harvard School of Public Health, ha fatto emergere le seguenti allarmanti stime: il 10% dei casi di cancro al seno e il 10% di cancro al colon, il 7% dei casi di diabete di tipo 2 ed il 6% delle malattie cardiache e coronariche sarebbero provocati da inattività fisica, che giocherebbe altresì un ruolo nel 10% dei casi di mortalità prematura. In base ad ulteriori indagini oltre il 30% della popolazione mondiale risulterebbe totalmente sedentaria (meno di 20 minuti di attività fisica al giorno), con il Nord America a guidare la classifica dei “pigroni” (43% della popolazione), seguito dal 30% dei russi e dal 25% degli europei. Sebbene la questione rappresenti una vera e propria piaga sociale nei paesi più ricchi, anche in quelli in via di sviluppo la sedentarietà sta riguardando un numero sempre maggiore di persone. Allo studio dell'Università di Harvard fanno eco le stime recentemente pubblicate dall'American Cancer Society:trascorrere più di sei ore seduti accorcerebbe la vita, rispettivamente del 20% per gli uomini e fino al 40% per le donne. Cosa fare dunque per evitare di incappare nelle disastrose conseguenze emerse da queste indagini statistiche? Secondo gli autori dei progetti di ricerca non è necessario “ammazzarsi” di fatica, ma sono sufficienti 150 minuti di esercizio fisico a settimana. Qualora non fosse possibile praticare sport o andare in palestra, sempre secondo i ricercatori, basterebbero salutari passeggiate di mezz'ora al giorno o un bel giro in bicicletta. Anche dedicarsi con costanza a lavori e faccende domestiche, oltre che utilizzare le scale al posto dell'ascensore, sono tra i consigli più raccomandati.

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