L’orologio fatto col pane


L’artista israeliana Debbie Nitsan ha pensato bene di usare il pane al posto della plastica per rivestire apparecchi elettronici di uso quotidiano. Per favore non date un morso a queste invitanti pagnotte che a ben guardare hanno qualcosa di strano. Esse infatti contengono orologi da parete, radio e torce elettriche. 
Gli apparecchi-pagnotta della Nitsan non sono soltanto oggetti puramente estetici ma sono il punto d’incontro tra un prodotto a basso contenuto tecnologico con altri ad alta tecnologia. Quello che attira l’occhio è sicuramente la coesistenza in un unico oggetto del contrasto tra due età dell’uomo: quella pre-moderna e quella industriale-tecnologica.
L’artista è molto interessata al tema della crescita naturale e green e questo si può bene vedere in tutte le sue opere come ad esempio la tovaglia sulla quale crescono delle piantine. Tutte le sue creazioni riescono a creare in qualche modo una nuova relazione tra l’uomo e gli oggetti che lo circondano quotidianamente.
Per realizzare questi singolari involucri Debbie ha fatto cuocere il pane in forno con delle speciali forme di metallo che riproducono quelle dei dispositivi elettronici. Una volta portata a cottura la crosta del pane diventa quindi una nuova pelle per i vari apparecchi, che al contrario di quanto si possa pensare sono perfettamente funzionanti.

la casa che produce energia e cibo


Una casa ecologica, efficiente e a prova di crisi è la Zero Carbon House, un edificio che produce energia e cibo a sufficienza e in condizioni proibitive. La casa sorge nell’isola britannica di Unst, una  terra senza alberi e soggetta a forti venti, ed appartiene ai coniugi Reas, che dopo aver visto la propria vecchia casa crollare per la forza della natura hanno deciso di metter in piedi un edificio resistente, efficiente e sostenibile.continua a leggere

NIENTE FUMO ALLO STADIO, A PARTIRE DALLA PROSSIMA STAGIONE

Allo stadio non si potrà più fumare. L’Osservatorio nazionale sugli eventi sportivi, organismo del Ministero degli Interni, ha approvato nella riunione di ieri un ordine del giorno che introduceva il divieto di fumo sugli spalti. Il provvedimento non è comunque ancora operativo e dovrà essere discusso con tutte le parti interessate, ma l’obiettivo dell’Osservatorio è quello di vietare il fumo sugli spalti a partire dall’inizio della prossima stagione. Dal prossimo Agosto, gli spettatori che vorranno avere accesso alle partite della loro squadra del cuore dovranno rinunciare, per qualche ora al loro vizio....continua a leggere

Affittasi clown malvagio


Per premiare i propri figlioletti che si sono comportati bene tutto l’anno, può essere bello ingaggiare un clown per animare la loro festa di compleanno. Ora ci sono anche clown che possono punirli se si sono comportati male.
clown-malvagio-2Lo svizzero Dominic Deville ha infatti lanciato da qualche tempo un servizio decisamente insolito: vestito da clown, “perseguita” il figlio del proprio committente per sette giorni, pedinandolo, facendo telefonate anonime e inviando sms minatori. Alla fine arriva la resa dei conti: il clown tira una torta in faccia alla vittima quando meno se lo aspetta.
L’idea, come è facile intuire, è venuta a Deville guardando diversi film horror, a partire dal classico “IT” di Stephen King. In ogni caso, Deville sottolinea che lo spirito è rigorosamente goliardico: se la vittima diventa troppo spaventata, il pedinamento viene interrotto. Ma, aggiunge, “la maggior parte dei ragazzini adora essere spaventata senza ragione”.

Justin, il cavallo pittore

Doveva diventare un campione del salto agli ostacoli ed invece si è scoperto pittore. Fin qua la storia seppure curiosa non è poi così bizzarra. Peccato che il protagonista della vicenda non è un atleta che si è messo a dipingere quadri ma un cavallo.

Justin, esemplare di frisone del Kentucky di 9 anni, ha mostrato la sua vena artistica disegnando sulla sabbia e convincendo così la sua padrona a mettergli un pennello in bocca. Il risultato è stato sorprendente e da quel momento Justin non si è più fermato. Ora l'equino non dorme in una stalla, ma in un vero e proprio atelier arredato con le sue opere.

Gli aquirenti non sono tardati ad arrivare, il suo primo dipinto è stato venduto per 15 dollari, ma ora i suoi lavori iniziano a valere sempre di più tanto che il suo quadro"Chevaux", sarà battuto all'asta durante la fiera del cavallo, dell'antiquariato e del libro antico di Lexington. Il ricavato della vendita sarà devoluto al parco dei cavalli del Kentucky e non poteva essere altrimenti.








Justin, il cavallo pittore

Doveva diventare un campione del salto agli ostacoli ed invece si è scoperto pittore. Fin qua la storia seppure curiosa non è poi così bizzarra. Peccato che il protagonista della vicenda non è un atleta che si è messo a dipingere quadri ma un cavallo.

Justin, esemplare di frisone del Kentucky di 9 anni, ha mostrato la sua vena artistica disegnando sulla sabbia e convincendo così la sua padrona a mettergli un pennello in bocca. Il risultato è stato sorprendente e da quel momento Justin non si è più fermato. Ora l'equino non dorme in una stalla, ma in un vero e proprio atelier arredato con le sue opere.

Gli aquirenti non sono tardati ad arrivare, il suo primo dipinto è stato venduto per 15 dollari, ma ora i suoi lavori iniziano a valere sempre di più tanto che il suo quadro"Chevaux", sarà battuto all'asta durante la fiera del cavallo, dell'antiquariato e del libro antico di Lexington. Il ricavato della vendita sarà devoluto al parco dei cavalli del Kentucky e non poteva essere altrimenti.









Norman, il gatto ambientalista (video)


Si chiama Norman, il gatto più ambientalista al mondo. Se non credete che anche un micio può fare molto per l'ambiente, siate pronti ad essere stupiti, perché questo "eco-warrior", dotato di affascinanti vibrisse e artigli affilati, è attento all'ambiente anche più della maggior parte degli esseri umani, come ci racconta il video che lo vede protagonista: riflettendo su cosa potesse fare per una vita più sostenibile, Norman ha iniziato a gironzolare per casa e mettere in attosemplici cambiamenti per "fare la differenza".
Dalle rinnovabili al riciclo creativo, anche la quotidiana vita di un gatto, infatti, può essere più sostenibile. Giorno dopo giorno, fusa dopo fusa. È così che Norman ha iniziato a scegliere le energie rinnovabili, mettendosi al sole per riscaldarsi, a preferire le borse riutilizzabili –e chiunque abbia un gatto conosce la loro  passione per i sacchetti di plastica-, o a intraprendere rigorosamente il risparmio energetico, frantumando sul pavimento le vecchie lampadine a incandescenza.
Norman ha deciso anche di creare i suoi irresistibili giocattoli da oggetti scartati, riutilizzandoli e dando loro nuova vita. E, ancora, di impegnarsi per risparmiare l'acqua, bevendo l'acqua del water - quale gatto non ama farlo!-, di fare la raccolta differenziata e, ovviamente, di coinvolgere nella sua nuova avventura tutti i suoi amici felini.
La storia del gatto più green che si sia mai visto è parte della campagna pubblicitaria creata dall'agenzia pubblicitaria canadese St. John e distribuita da Wwf Canada su youtube per premiare la scelta di una delle più grandi catene di supermercati del Canada, la Loblaw, dirifornirsi al 100% di pesce pescato in modo sostenibile entro il 2013. Il video ci informa che questo impegno verrà esteso, ovviamente, anche al cibo per gatti che viene venduto. Il che è una buona notizia per Norman, che, indovinate un pò, mangia solo pesce sostenibile.


fonte: greenMe.it‎