Compra occhiali da 2 euro: Laura, 17 anni, resta sfigurata

LONDRA – Una studentessa britannica di 17 anni, Laura Musson, ha avuto una violenta reazione allergica ad un paio di occhiali da sole, che aveva comprato per 2 euro su una bancarella in Spagna. Il suo viso ha iniziato a gonfiarsi come un pallone, soprattutto nelle zone di occhi e naso, tanto che persino i genitori della 17enne hanno avuto problemi a riconoscerla. Curata inizialmente in Spagna, dove si trovava in villeggiatura, la ragazza è tornata nel Regno Unito dove i medici hanno scoperto che la reazione è stata data dalla plastica nociva degli occhiali.
Laura ha raccontato la sua disavventura al Daily Mail: «È stato bruttissimo. Era la prima volta che facevo un viaggio lontano da casa e tutto è stato rovinato da un paio di occhiali da due euro». La reazione è stata quasi istantanea, ma la giovane non capiva quello che stava accadendo: «Mi stavo gonfiando e diventavo rossa. Pensavo fosse il troppo sole, ma avevo appena spalmato una crema protezione 30, quindi non era possibile». Con le dovute cure il viso di Laura è tornato alla normalità, anche se le autorità sanitaria hanno chiesto di fare attenzione all’acquisto di occhiali a basso costo, viste le reazioni che possono provocare.

Uccide la moglie e la vende a pezzi nella sua macelleria

Un uomo egiziano è stato arrestato, pochi giorni fa, dalla polizia del Cairo, per aver ucciso la moglie e averne venduto le carni nella sua macelleria. Le indagini sono partite grazie alla denuncia di un cliente, insospettito dalla stranezza della carne, spacciata per agnello locale, venduta a 27 euro/kg.
L’uomo ha avvisato le autorità, e dopo un lungo interrogatorio, è giunta la confessione dell’uxoricida. Egli ha ammesso d’aver ucciso la moglie perchè non obbediva ai suoi ordini, d’averla sezionata, e venduta con tranquillità nel suo negozio.

Ruba due astici vive e se le nasconde nei pantaloni: rischia la castrazione


Uno dei furti più autolesionistici è quello di cui è stato autore Winston Treadway, di Boston, Massachusetts, che alcuni anni fa ha sottratto due astici vive  da un supermercato e le ha nascoste dentro i pantaloni.
L’idea si è rivelata assolutamente pessima. Infatti,  gli astici non erano destinate alla vendita, e per questo motivo non avevano neppure le chele legate. Uno degli animali, forse cercando una via si uscita, si è “agganciato” ai testicoli dell’uomo.
Il dolore ha fatto attirare l’attenzione su Treadway, con gli addetti del supermercato che sono intervenuti per capire le cause del suo malore, e scoprendo il tentativo di furto.
Non sono però stati in grado di liberare l’uomo dal astice ed è stato necessario il ricovero in ospedale per fare staccare la presa all’animale. Sembra in seguito alle lesioni subite l’uomo non possa più avere figli.

Il montascale per i cani obesi che non riescono a fare le scale da soli


Il problema dell’obesità non riguarda solamente gli uomini, ma sempre di più anche i migliori amici dell’uomo.  Secondo alcune ricerche ben un terzo degli oltre otto milioni di cani inglesi sono sovrappeso. E le prospettive non sono buone: i ricercatori stimano che entro 10 anni ben il 52% dei cani rischia di essere obeso, con difficoltà a svolgere azioni anche elementari.
ascensore-cani
Per affrontare questa situazione l’assicurazione MORE TH>N, specializzata nell’assicurazione di animali, ha commissionato la realizzazione di una linea di montascale dedicati ai cani che non sono più in grado di fare le scale, realizzato sulla base dei normali montascale utilizzati da anziani o disabili. Oltre alla cesta che sale le scale, il montascale è dotato anche di un mini-ascensore che porta l’animale dal livello del pavimento a quello della cesta.
L’obiettivo dell’insolito prodotto però, non è tanto la vendita, quanto cercare di sensibilizzare i padroni degli animali sul problema: John Ellenger, di MORE TH>N Pet Insurance, spiega: Siamo un popolo di amanti degli animali, ma li amiamo nel modo sbagliato. Vediamo continuamente persone dimostrare il proprio amore in modo poco salutare, spesso dando al cane cibi inadatti e pieni di grassi”.
I veterinari aggiungono: Un animale ben paffuto può sembrare carino e coccolo, ma le implicazioni per la salute sono molto serie”.

Bielorussia, la protesta degli orsacchiotti di peluche


Ne sono stati paracadutati 876 e la loro missione è stata ideata da un'agenzia di comunicazione svedese per far parlare della mancanza di libertà di parola in Bielorussia



Venerdì le autorità bielorusse hanno confermato che il 4 luglio un piccolo aereo privato ha effettivamente attraversato il confine aereo del paese e ha paracadutato sulla capitale Minsk 876 orsacchiotti di peluche. Ogni orsacchiotto aveva al collo un messaggio che attaccava la mancanza di libertà di parola in Bielorussia, paese spesso definito “l’ultima dittatura d’Europa”: il suo presidente è dal 1994 Aleksandr Lukashenko, rieletto all’infinito in consultazioni denunciate come irregolari dall’opposizione e da organizzazioni internazionali indipendenti.
Il gesto è stato organizzato dall’agenzia svedese di comunicazione e pubblicità “Studio Total” ed era avvenuto in coincidenza con la festa di indipendenza della Bielorussia. Fino a oggi, però, le autorità del paese avevano negato che il fatto fosse successo realmente...Nei giorni successivi al 4 luglio, l’agenzia “Studio Total” aveva pubblicato due video per documentare la “missione”: uno ripreso da terra, che mostra la caduta degli orsacchiotti, e uno ripreso dall’aereo, mentre i peluche vengono paracadutati uno a uno. Le autorità bielorusse avevano dichiarato subito che i due video in questione erano il frutto di un montaggio e di una falsificazione, e che nessuno era entrato nello spazio aereo nazionale senza permesso.
Il video degli orsacchiotti che atterrano sul suolo bielorusso
Il video ripreso dall’aereo
Il 13 luglio, però, il servizio di sicurezza bielorusso – che si chiama ancora KGB – aveva arrestato un giovane fotografo e studente di giornalismo di nome Anton Suryapin, di 20 anni, che aveva postato su Internet alcune fotografie degli orsacchiotti sul suolo bielorusso. Come ha riportato anche il sito di Amnesty International, il giovane era stato arrestato e incriminato sulla base dell’articolo 371 del codice penale bielorusso, che riguarda l’immigrazione clandestina. Anche se l’accusa non è in possesso di nessuna prova, Suryapin rischierebbe fino a sette anni di carcere.
Secondo quanto riporta Al Jazeera, anche un altro ragazzo bielorusso sarebbe stato arrestato. Si tratterebbe di Syarhei Basharimau, accusato di aver affittato un appartamento a due svedesi, che secondo le autorità bielorusse sono quelli che hanno realizzato il video da terra dell’evento. Diverse organizzazioni che difendono i diritti umani, tra cui proprio Amnesty International, si sono attivate per la liberazione dei due.
Il progetto
A quanto scrive Al Jazeera, l’idea del bombardamento di orsacchiotti sarebbe venuta in mente alla società grazie a una campagna analoga lanciata da un attivista bielorusso di nome Pavel Vinogradov, che a febbraio di quest’anno era stato arrestato e detenuto per dieci giorni per aver organizzato una manifestazione nella piazza centrale di Minsk. L’obiettivo della protesta di Vinogradov era sempre difendere la libertà di parola in Bielorussia: i partecipanti alla manifestazione, però, non erano attivisti ma giocattoli.
Da quanto scrive Al Jazeera, il piccolo aereo era pilotato da due dipendenti della Studio Total, Tomas Mazetti e Hannah Lina Frey, che avevano il compito di paracadutare gli orsacchiotti, mentre Cromwell, il capo dell’agenzia, li seguiva da terra, in macchina, nell’eventualità che qualcosa potesse andare storto.

SENZA L'EURO TORNIAMO AGLI ANNI '30

Tornare alle monete locali vorrebbe dire il fallimento delle convergenze comunitarie. Si tornerebbe ai dazi e ad altre restrizioni alle importazioni. Non credo che si arrivi a tanto. C'è molto pessimismo in giro, ma l'Italia sta decisamente meglio di Spagna e Grecia


La crisi sta raggiungendo livelli di guardia. Si teme un'implosione dell'Euro. Siamo spacciati? O in giro c'è troppo pessimismo?A mio avviso c'è un po' troppo pessimismo in giro. Senza dubbio questo è un momento di gravissima difficoltà sui mercati finanziari, e questa difficoltà dipende dal pensiero che s'è diffuso sulle possibilità per la Spagna, e per l'Italia, di non riuscire a rifinanziare nel brevissimo periodo il debito che è in scadenza. Ciò ovviamente determina il pessimismo che c'è in giro. L'economia reale non va bene, in questo momento, ma non va così male come dicono gli indicatori di borsa e gli indicatori obbligazionari, i btp e lo spread.

Ma Spagna e Italia, che sono messe abbastanza male, sono in realtà così simili dal punto di vista finanziario? Beh, Italia e Spagna, anche se sono accomunate in questa congiuntura, in realtà a mio avviso continuano a giocare in campionati differenti. La Spagna è un Paese che ha subito il colpo di coda molto velenoso della crisi (molto profonda) del mercato immobiliare, che ha messo nei guai le banche che si erano esposte proprio nel settore immobiliare. In parallelo, poi, questa crisi ha avuto immediate ripercussioni sul mercato del lavoro, considerato che in Spagna la disoccupazione è salita rapidamente fino al 20%. Oggi, dunque, la Spagna ha banche e settore immobiliare in grave difficoltà, e un tasso di disoccupazione altissimo. L'Italia, invece, ha una situazione molto diversa da quella spagnola. Il mercato immobiliare, nonostante le difficoltà, ha tenuto bene, le banche italiane sono andate in difficoltà finanziarie non a causa del settore immobiliare ma a causa del fatto che i titoli detenuti dal lato dei loro "attivi" sono titoli diventati insicuri nel corso del tempo. Le banche italiane si sono riempite sempre di più di titoli del debito pubblico italiano e questo ha peggiorato la rischiosità della loro esposizione. Il mercato del lavoro italiano, invece, fa registrare un 10% di tasso di disoccupazione che certamente non è un dato di cui andare particolarmente fieri, ma è comunque la metà di quello spagnolo e di quello greco.

L'effetto domino, il contagio fra paesi, esiste? 

La potenzialità di un effetto domino è reale. Esiste. Ciò deriva da un fattore abbastanza semplice: gli investitori prendono le loro decisioni non in base a quanto succede in un singolo Paese, ma guardando cosa accade in un'area più complessiva, magari continentale. E in questo senso, se peggiorano le notizie che arrivano da alcuni paesi che sono ritenuti problematici, i capitali vengono tirati via da tutti i paesi problematici e non semplicemente da quelli che sono caratterizzati da problemi grossi, come Grecia e Spagna. Di conseguenza anche l'Italia soffre di queste cose. E' vero che l'Italia soffre anche di alcuni problemi propri, e sarebbe stupido negarlo. Ma sicuramente sono problemi diversi da quelli spagnoli e greci. In Italia c'è soprattutto un altissimo debito pubblico che tuttavia ha delle scadenze che non sono a brevissimo termine e che quindi può essere governato in assenza di grandi rivolgimenti importati dall'estero più che motivati dal Paese. 

L'Euro crolla e si torna alle monete locali: è un'ipotesi reale?E' un'ipotesi su cui stanno ragionando tanti investitori. In questo momento possiamo dire che l'Euro è a un bivio. I paesi dell'area Euro hanno capito meglio cosa vuol dire stare dentro un'unione monetaria, e vuol dire mettere in comune molte più cose di quanto si pensasse all'inizio. Quando è nato l'Euro si pensava che sarebbe bastato avere un meccanismo di coordinamento delle politiche fiscali tra paesi, cioè evitare che i debiti pubblici salissero troppo. Poi si è capito che in realtà questi meccanismi così blandi non funzionano tanto bene e adesso la scelta è quella di andare verso un'unione più stringente, con dei meccanismi che vincolano i paesi, in modo più forte che in passato, ad adottare politiche comuni. Se questo non avverrà il rischio di una divisione è un'ipotesi da prendere in considerazione. Sarebbe una via d'uscita con dei costi economici, sociali e politici non indifferenti. Per questo credo che alla fine prevarrà la prima ipotesi. Una divisione dell'Euro non sarebbe semplicemente un ritorno alle monete locali ma più probabilmente una vera e propria interruzione del processo di convergenza ed unione economica dentro all'Europa. Ciò vuol dire che si tornerebbe a dazi o ad altre restrizioni alle importazioni, e ciò sarebbe drammatico. Ci riporterebbe, praticamente, agli anni '30.


di Francesco Daveri 

CANCRO AL SENO: SCOPERTA LA VIA DI DIFFUSIONE, A BREVE LA CURA

I RICERCATORI AUSTRALIANI DEL PETER MACCALLUM CANCER CENTRE E DEL MONASH INSTITUTE OF MEDICAL RESEARCH HANNO SCOPERTO COME SI DIFFONDE IL CANCRO AL SENO
Scienziati australiani hanno identificato la maniera in cui le cellule del cancro al seno disattivano il segnale che ordina al sistema immunitario di combatterle. La scoperta, sostengono i ricercatori del Peter MacCallum Cancer Centre e del Monash Institute of Medical Research, offre la chiave per impedire che il tumore si diffonda fino alle ossa. Neutralizzando il sistema immunitario, le cellule cancerose si 'nascondono' nel flusso sanguigno e si diffondono attraverso il corpo, spiega l'oncologa Belinda Parker, che ha guidato lo studio, sulla rivista Nature Medicine. 
''Sapendo come questo avviene, speriamo di usare terapie esistenti e nuove, per ripristinare la funzione immunitaria e prevenire la diffusione del cancro'', aggiunge. Usando campioni di tessuto da pazienti di cancro al seno e con esperimenti su topi di laboratorio, Parker e i colleghi hanno osservato che un gene chiamato IRF7 è disattivato nelle pazienti il cui cancro si diffonde in altre parti del corpo. 
Il gene IRF7 controlla la produzione dell'interferone, un tipo importante di proteina immunitaria che combatte i virus e i batteri, oltre alle cellule tumorali. Gli studiosi hanno anche sperimentato due maniere di ripristinare la risposta immunitaria per aiutare le pazienti a combattere il cancro al seno, ma saranno necessarie ulteriori sperimentazioni prima che nuove terapie possano diventare trattamenti di routine, ammette Parker. 

Fonte: Ansa