Un'app per un turismo più accessibile

Realizzata da Village For All per dare informazioni attendibili a chi ha esigenze «speciali»


  MILANO - Nel villaggio ci sarà il percorso tattile per raggiungere il ristorante col proprio bastone? La porta della stanza d’albergo sarà abbastanza larga per entrare con la sedia? “Dettagli” per nulla scontati per turisti con esigenze «speciali». Anche se la struttura alberghiera individuata o lo stabilimento balneare scelto sono accessibili, una volta arrivati sul posto c’è il rischio di trovare qualche spiacevole imprevisto che potrebbe rovinare la vacanza. Per garantire informazioni affidabili a chi ha una disabilità motoria o sensoriale, oppure il diabete o la celiachia, arriva un sistema innovativo, un’app per iPad. Si chiama V4AInside e l’ha ideata Village for all, un network di strutture accessibili (finora sono 31 quelle che hanno aderito in 13 regioni italiane e in Croazia). L’applicazione permette di rilevare, tramite iPad, dati oggettivi e attendibili, per esempio su un albergo, un villaggio o un ristorante.
CARENZA DI INFORMAZIONI - Per quattro milioni di potenziali turisti “speciali” uno dei principali ostacoli è proprio la carenza di informazioni quando si sceglie la vacanza. «Non è semplice trovare notizie utili in base alle proprie esigenze - afferma Roberto Vitali, presidente di Village for all -. Quando i gestori decidono di affiliarsi al nostro marchio di qualità, per verificare l’accessibilità della struttura mandiamo sul posto esperti che raccolgono dati oggettivi, come per esempio le misure di camera da letto e bagno o la presenza di un percorso tattile che porta all’ascensore. Il nostro questionario contiene più di 800 voci da verificare, il che permette all’utente di trovare la porta della stanza esattamente di quella larghezza che abbiamo rilevato – continua Vitali -. Ora, con V4AInside sarà possibile, tramite un’iPad, una diffusione universale delle informazioni sull'accessibilità, ma anche abbattere di almeno il 50% i costi delle rilevazioni che sono molto alti».

SPERIMENTAZIONE IN EMILIA ROMAGNA - Una volta rilevati, i dati vengono inviati al server di Village for all e resi subito disponibili online. Allo stesso tempo, il server produce mappe della struttura e segnala al gestore i punti critici rilevati, suggerendo, quindi, una serie di interventi per migliorare l’accessibilità, per esempio la rampa per accedere al ristorante o la presenza nel menu di prodotti senza glutine per clienti che soffrono di celiachia. «Col nuovo sistema stiamo avviando in Emilia Romagna un progetto di sperimentazione con l’Apt, che si occupa di promozione del turismo – riferisce Vitali -. Durerà un paio d’anni e permetterà di fare le rilevazioni in 500 strutture turistiche della regione, in modo da individuare eventuali punti critici in tema di accessibilità e adeguare l’offerta turistica».

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