PER 40 MACACHI SI APRONO LE PORTE DEI LABORATORI (VIDEO)
La Mazor Farms ha accettato il compromesso proposto nei giorni scorsi dalla Corte Suprema di Israele: ai laboratori per la sperimentazione saranno inviate solo le 40 scimmie nate e allevate in cattività, mentre sarà vietata l'esportazione dei 50 esemplari catturati nelle foreste. La vicenda risale a diversi mesi fa quando le associazioni per i diritti degli animali - Let the Animals Live, the Israeli Society for the Abolition of Vivisection and Behind Closed Doors - avevano richiesto alla Corte di intervenire per impedire alla Mazor Farms di vendere 90 macachi alla statunitense SNBL laboratories. Tra le motivazioni a supporto delle tesi animaliste l'impossibilità di provare che tale spedizione fosse finalizzata alla produzione di farmaci salva-vita, requisito essenziale per ottenere - secondo la nuova normativa introdotta lo scorso gennaio dal Ministro dell'Ambiente israeliano, Gilad Erdan – l'autorizzazione all'esportazione.
Una vittoria a metà per gli animalisti. La Corte ha, infatti, accolto solo parzialmente le loro richieste, ma ha specificato che l'attuale decisione entra nel merito del solo caso in esame: la Corte si riserva in futuro di approfondire il tema più generale dell'esportazione di animali per fini scientifici.
I promotori del ricorso hanno dichiarato: "Accogliamo favorevolmente la decisione dell'Alta Corte di vietare il commercio di scimmie nate libere. Con l'aiuto dell'opinione pubblica israeliana proseguiremo la nostra attività finché l'allevamento non sarà chiuso, finché la Mazor non metterà fine al crudele e superfluo commercio di scimmie, che serve solo ad arricchire i proprietari dell'azienda". (Sotto: un video sui macachi della Mazor Farms girato alcuni anni fa da attivisti israeliani")
Una vittoria a metà per gli animalisti. La Corte ha, infatti, accolto solo parzialmente le loro richieste, ma ha specificato che l'attuale decisione entra nel merito del solo caso in esame: la Corte si riserva in futuro di approfondire il tema più generale dell'esportazione di animali per fini scientifici.
I promotori del ricorso hanno dichiarato: "Accogliamo favorevolmente la decisione dell'Alta Corte di vietare il commercio di scimmie nate libere. Con l'aiuto dell'opinione pubblica israeliana proseguiremo la nostra attività finché l'allevamento non sarà chiuso, finché la Mazor non metterà fine al crudele e superfluo commercio di scimmie, che serve solo ad arricchire i proprietari dell'azienda". (Sotto: un video sui macachi della Mazor Farms girato alcuni anni fa da attivisti israeliani")
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