Vegetariani per forza: addio alla carne entro il 2050


Tutti vegetariani nel 2050? Secondo il rapporto "Feeding a thirsty world: Challenges and opportunities for a water and food secure world" dello Stockholm International Water Institute, pubblicato in occasione della Settimana Mondiale dell'Acqua, tra circa 40 anni tutto il mondo dovrà rinunciare per forza al consumo di carne per far fronte all'aumento demografico e alla sempre maggiore scarsità d'acqua.

Non ci sarà abbastanza acqua per produrre cibo e coltivare la terra per tutti i terrestri che abiteranno il pianeta nel 2050, soprattutto se non cambieremo prima le nostre abitudini in fatto di alimentazione e sovrappopolazione. Non riusciremo, quindi, a "nutrire questo mondo assetato", scrive l'autrice Malik Falkenmark nella sua relazione, in cui vengono analizzati i dati sul consumi di cibo, confrontandoli con le stime sulla disponibilità d'acqua e sull'incremento demografico.
Se si manterranno i trend attuali, che vedono il mondo avvicinarsi a una dieta di tipo occidentale con il 20% delle proteine assunte derivanti dagli animali, l'unico scenario sostenibile, afferma il documento, è un consumo di carne corrispondente a massimo il 5% del totale, oltre all'introduzione di un sistema di commercio del cibo che faccia in modo che i Paesi che hanno un surplus d'acqua riescano ad aiutare quelli che affrontano episodi di siccità. Quindi, sì, nel 2050 lo stile di vita più diffuso sarà, giocoforza, quello vegetariano.

Venus, il gatto chimera che fa impazzire il web (video)


Ha un bellissimo musetto perfettamente bicolore, come se fosse stata disegnata con matita e righello, con il lato destro nero e un occhio azzurro, quello sinistro rossiccio con l'occhio verde. Si chiama Venus questa dolcissima gatta 'bifronte' che ha fatto impazzire il web, diventando in breve tempo una star su blog e social network, con tanto di profilo Facebook daoltre 30mila fan e due video su youtube con centinaia di migliaia di visualizzazioni.

Venus ha tre anni ed è un esempio di gatto chimera. Il chimerismo, proprio come il mito greco della chimera, con il quale si definivano degli esseri il cui corpo e le cui sembianze fossero costituite da quelle di più animali, è un fenomeno per cui in uno stesso individuo si ha la presenza di cellule derivate anche da un altro individuo. Ma la pubblicazione di alcune foto del felino su Reddit, dove l'hanno chiamata per la prima volta "gatto chimera",  aveva alimentato il sospetto che si trattasse di foto elaborate con Photoshop. 
venus
Pochi giorni dopo, il gatto era già così famoso che la sua mamma umana ha girato un video e aperto una pagina facebook per smentire queste voci: "questo visino diviso a metà sembrava la combinazione di due gatti che avevo (e ho ancora)", si legge su Facebook del gatto. "Anche se è così magra, le piace mangiare bocconcini giganti in una ciotola per cani invece di mangiare il suo cibo per gatti, che guarda come a dire 'uhm, sì non pensarci nemmeno".
Venus è dolcissima, gentile e amorevole, dice la sua mamma. E basta guardarla per capirlo, con quel musetto da cucciolotta, anche se ora ha 3 anni. "Si comporta come un bambino un po' cresciuto e ama essere coccolata. Non graffia i mobili per farsi le unghie e usa sempre untiragraffi. Non ha nemmeno una cattiva abitudine...lei è perfetta", racconta un post sulla pagina Facebook di Venus.



Risparmio di carburante: consumi dimezzati con un'invenzione italiana ( video)


Risparmiare carburante, benzina o diesel è il sogno di molti ed ecco una "invenzione italiana" di Leonardo Grieco, meccanico nella vita di tutti i giorni, inventore del dispositivo in grado di risparmiare il 50% del carburante utilizzato e di ridurre del 60% le emissioni dannose.
Questa invenzione si basa su un idea di Galileo Galilei, la curva cicloide, una curva piana con delle caratteristiche sorprendenti, come vedremo nel filmato sotto, se lasciamo cadere due palline dalla stessa altezza, una da un piano inclinato e l’altra che percorre la curva cicloide, la pallina che percorrerà la curva arriverà per prima anche se dovrà percorrere un tratto più lungo.
 Il dispositivo inventato si chiama KDS (Kinectic Drive System).
Ma come funziona?
Per avviare la macchina basta una breve accelerata e il sistema KDS entra in funzione mantenendo la velocità desiderata per circa un minuto senza la necessità tenere l’acceleratore schiacciato e quindi sforzando il motore al minimo, risparmiando benzina, una volta esaurita la forza cinetica prodotta bastano altri pochi secondi di accelerazione per riprodurla nuovamente.
Questa invenzione è già brevettata e in vendita, attualmente applicata alle macchine dalla società Cycloid SA che ha sede a Maroggia, in Ticino.
Il KDS viene installato nel bagagliaio delle autovetture, ad un costo di circa 1700€, con due anni di garanzia e un piccolo corso di guida. 
Guardate  il video di questa invenzione italiana e condividiamo tutti l'articolo per farla conoscere il più possibile. 

Risparmio di carburante: consumi dimezzati con un'invenzione italiana ( video)


Risparmiare carburante, benzina o diesel è il sogno di molti ed ecco una "invenzione italiana" di Leonardo Grieco, meccanico nella vita di tutti i giorni, inventore del dispositivo in grado di risparmiare il 50% del carburante utilizzato e di ridurre del 60% le emissioni dannose.
Questa invenzione si basa su un idea di Galileo Galilei, la curva cicloide, una curva piana con delle caratteristiche sorprendenti, come vedremo nel filmato sotto, se lasciamo cadere due palline dalla stessa altezza, una da un piano inclinato e l’altra che percorre la curva cicloide, la pallina che percorrerà la curva arriverà per prima anche se dovrà percorrere un tratto più lungo.
 Il dispositivo inventato si chiama KDS (Kinectic Drive System).
Ma come funziona?
Per avviare la macchina basta una breve accelerata e il sistema KDS entra in funzione mantenendo la velocità desiderata per circa un minuto senza la necessità tenere l’acceleratore schiacciato e quindi sforzando il motore al minimo, risparmiando benzina, una volta esaurita la forza cinetica prodotta bastano altri pochi secondi di accelerazione per riprodurla nuovamente.
Questa invenzione è già brevettata e in vendita, attualmente applicata alle macchine dalla società Cycloid SA che ha sede a Maroggia, in Ticino.
Il KDS viene installato nel bagagliaio delle autovetture, ad un costo di circa 1700€, con due anni di garanzia e un piccolo corso di guida. 
Guardate  il video di questa invenzione italiana e condividiamo tutti l'articolo per farla conoscere il più possibile. 

Pop-corn: quelli cotti al microonde fanno male alla salute


Che cosa sarebbe un film senza i pop-corn? Il duo inossidabile si è formato più di un secolo fa, con la nascita quasi in contemporanea delle prime pellicole cinematografiche e di uno degli snack salati più amati. La produzione dei pop-corn su larga scala si è evoluta nel corso del tempo, giungendo in anni recenti alla realizzazioni di confezioni di pop-corn da cuocere al microonde in pochi minuti. I pop-corn preparati secondo tale modalità sono davvero sicuri?
Trascurando per un attimo il fatto che la preparazione di pop-corn al microonde non garantisca un reale risparmio di tempo – nel caso si miri ad esso – dal momento che la loropreparazione  in padella a partire dai chicchi di mais e con l'utilizzo di un semplice filo d'olio risulta altrettanto rapida, appare fondamentale domandarsi quale sia il reale contenuto delle confezioni di pop-corn studiate per la cottura al microonde e se il loro consumo sia da considerarsi salutare.
E' sufficiente provare ad approfondire la questione per rendersi conto della possibile presenza di additivi indesiderati all'interno delle confezioni di pop-corn, tra gli ingredienti o nel loro involucro, come purtroppo non di rado avviene nel caso di alcuni alimenti confezionati di produzione industriale.
Il diacetile ("dyacetil" nella denominazione inglese) è stato utilizzato per anni – e lo è ancora – come aromatizzante per conferire l' "aroma al burro" a pop-corn confezionati destinati alla cottura al microonde e ad altri alimenti, come i biscotti. Il diacetile può essere derivato dalla fermentazione alcolica e può costituire un sottoprodotto della produzione di birre e vini.
A riaccendere i riflettori su tale sostanza è una recente ricerca condotta presso l'Università del Minnesota, pubblicata sulle pagine della rivista scientifica "Chemical Research in Toxicology", tramite la quale è stato messo in luce come il diacetile presenti una struttura analoga a quelle di altre sostanze considerate responsabili della formazione delle placche cerebrali che conducono all'insorgere del morbo di Alzheimer.
La presenza di diacetile nell'alimento in questione e negli stablimenti in cui ne avviene la produzione ha purtroppo già causato l'insorgere di un ulteriore disturbo, denominato"bronchiolitis obliterans", dal quale negli Stati Uniti sono stati colpiti sia consumatori abituali di popcorn sia numerosi addetti alla loro produzione. Alcuni stablimenti statunitensi avrebbero dunque deciso di sostituire il diacetile con altri additivi aromatizzanti, sulla cui reale salubrità ci si interrogherebbe tuttora, tanto che la Food and Drug Administration li considererebbe "innocenti fino a prova contraria".
Un altro problema relativo ai pop-corn destinati alla cottura al microonde appare legato alla lorobusta di confezionamento. Alcune confezioni dei suddetti pop-corn sarebbero infatti fabbricate con l'impiego di PFOA, un additivo chimico che è stato correlato all'insorgere del cancromediante studi effettuati sugli animali. Esso è inoltre stato associato di recente ad una ridotta risposta dei bambini ai vaccini, eventualità che li metterebbe maggiormente a rischio di fronte alle infezioni.
Sebbene tale componente non sia stato ancora dichiarato cancerogeno per l'uomo, la sua presenza sarebbe stata individuata nel sangue del 95% degli americani. Appare dunque come una scelta più che opportuna quella di rinunciare preventivamente al consumo di pop-corn al microonde, ritornando alla loro preparazione tradizionale che è in grado di renderli ancora più gustosi e meno dannosi per la salute.

Obesita' aumenta rischio ritorno cancro al seno

Le donne in sovrappeso o obese hanno una maggiore probabilita' di ritorno del piu' comune cancro al seno, indipendentemente dai trattamenti ricevuti la prima volta. Lo afferma uno studio pubblicato sulla rivista 'Cancer', secondo cui il fenomeno e' dovuto ai cambiamenti ormonali e all'infiammazione dovuti al grasso in eccesso. "Abbiamo trovato che l'obesita' alla diagnosi e' associata con il 30 per cento di rischio maggiore di recidiva del tumore, e con un 50 per cento di probabilita' aumentata di morte - ha spiegato Joseph Sparano del Montefiore Medical Center di New York - questo implica che trattamenti in grado di combattere i cambiamenti ormonali e l'infiammazione potrebbero ridurre i rischi". Lo studio e' stato compiuto sui dati di tre sperimentazioni cliniche di trattamenti per il tumore al seno positivo ai recettori degli ormoni, cui corrispondono circa due terzi di tutti i tumori alla mammella diagnosticati. Tutte le pazienti erano in buono stato di salute, fatta eccezione per l'indice di massa corporea.

fonte: AGI Salute




La Coca-Cola Zero contiene l'edulcorante ciclammato, vietato negli USA ma autorizzato in Europa. Perchè questa disparità


La Coca-Cola Zero venduta in Italia è diversa rispetto a quella degli USA, la differenza non è vistosa ma significativa. La versione europea ha un ingrediente che manca nella bibita americana: si tratta del ciclammato, un edulcorante intenso sintetizzato per la prima volta nel 1937 negli Stati Uniti e utilizzato sino agli anni '70. Dopo è stato vietato perchè La Food and Drug Administration (FDA) ha avanzato sospetti sulla tossicità, non escludendo l'ipotesi che possa trattarsi di un composto cancerogeno. Le autorità sanitarie americana hanno quindi applicato il “principio di precauzione” per tutelare i consumatori, in attesa di nuove evidenze scientifiche.
Nonostante il divieto in USA, in Europa la multinazionale americana ha commercializzato la ricetta includendo  il ciclammato, che in Europa si può utilizzare tranquillamente. L'edulcorante è stato autorizzato in base al parere del Comitato Scientifico per l’Alimentazione Umana. Di fronte a questo dualismo di posizioni si resta un pò attoniti visto che si tratta di giudizi espressi da autorevoli enti di controllo. D'altro canto non si tratta dell'unico caso in cui Europa e Usa  esprimono pareri diversi sulla tos

sicità dei prodotti e degli additivi alimentari. L’ufficio stampa della Coca-Cola Italia, sostiene che: «Il ciclammato è un additivo alimentare della famiglia degli edulcoranti, autorizzato dalla legislazione europea e italiana sulla base delle rilevanti valutazioni di sicurezza. È pertanto utilizzabile dalle aziende alimentari alle condizioni specificate nelle relative norme, che elencano i prodotti in cui può essere impiegato e le rispettive dosi massime d'uso. La Coca-Cola ricorda che l’utilizzo del ciclammato come edulcorante negli alimenti e nelle bevande è permesso in più di 50 paesi in tutto il mondo tra cui Canada, Australia e Messico».
Così facendo però Coca-Cola Italia mette un pò in crisi  il mito dell'unicità e della segretezza della formula, e conferma l'abitudine di molte multinazionali di modificare le ricette (a volte solo l'aroma dei prodotti) per soddisfare i gusti dei singoli Paesi.
Sui dolcificanti intensi utilizzati nei prodotti alimentari per ridurre le calorie, senza modificare il sapore, abbiamo chiesto un parere a Catherine Leclercq, ricercatrice dell'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran).
«Le linee guida per una sana alimentazione del nostro istituto dicono chiaramente che questi dolcificanti non sono necessari neanche per i soggetti che devono seguire un regime ipocalorico. In  alcuni casi  sono addirittura sconsigliati come durante la gravidanza, l'allattamento e nei  piccoli  fino al terzo anno d'età. Per quanto riguarda i bambini e gli adolescenti occorre comunque usare cautela - prosegue Leclercq - non tanto per la potenziale tossicità, ma per non creare errati comportamenti alimentari e abituare i ragazzi ad un cibo troppo dolce. La fonte principale di edulcorati intensi (aspartame, ciclammati, acesulfame e saccarina) sono le bibite, più che le caramelle. L’importante è far sì che l’eventuale consumo sia occasionale, e ricordare che  l’acqua rimane la bevanda migliore, soprattutto durante i pasti».
Da un punto di vista scientifico, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro(IARC), che classifica le sostanze in base alla loro cancerogenicità, ha ritenuto non convincenti i dati relativi alla cancerogenicità del ciclammato. Per restare in argomento va detto che lo IARC, ha aggiunto alla lista delle sostanze chimiche da valutare l’aspartame, un altro dolcificante molto utilizzato nel settore alimentare. Restiamo in attesa di novità e di conferme sull'impiego dei dolcificanti intensi.

U.S.A.                       Italia               
Coca-Cola LightAspartame (E951) 

 Aspartame (E951)
 Acesulfame K (E950)
Coca-Cola Zero


 Aspartame (E951)
 Acesulfame K (E950)
Ciclammato di sodio (E952)
 Aspartame (E951)
 Acesulfame K (E950)
Pepsi Light      Aspartame (E951)

 Aspartame (E951)  
 Acesulfame K (E950)






























fonte:web