Le dichiarazioni fornite dai costruttori di automobili non sono veritiere rispetto ai consumi reali su strada. Lo rivela l'ONG Transport and Environment nel suo rapporto appena diffuso "Mind the gap: how carmakers manipulate official tests for fuel efficiency". I consumi reali di un'automobile sono anche del 30% maggiori rispetto quanto dichiarato dalle case automobilistiche. Il divario è anche maggiore per le automobili più potenti.
Il rapporto descrive i modi in cui le case automobilistiche modificano a loro vantaggio i dati che indicano i consumi di carburante sfruttando le falle dei test standardizzati obbligatori per legge. Per esempio:
Il rapporto descrive i modi in cui le case automobilistiche modificano a loro vantaggio i dati che indicano i consumi di carburante sfruttando le falle dei test standardizzati obbligatori per legge. Per esempio:
- Mappare le centraline elettroniche in modo da ottimizzare i consumi per il test (che viene effettuato su dei rulli e non su strada);
- Usare speciali lubrificanti che poi non vengono usati per le auto vendute;
- Utilizzare pneumatici speciali che diminuiscono la resistenza all'avanzamento; aumentare la pressione degli pneumatici sempre per lo stesso fine;
- Utilizzare sempre marce alte per limitare i consumi;
- Mettere nastro adesivo nelle fessure della carrozzeria (es. portiere) per ottimizzare l'aerodinamica.
- Non utilizzare apparecchi che aumentano il consumo delle auto (aria condizionata, navigatore satellitare etc.)
- Tutti questi trucchi migliorano le performance dell'automobile mentre fa il test, ma l'efficienza misurata non si traduce in efficienza reale sulle strade in termini di emissioni di CO2 e risparmio di carburante.
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