Gatto Nero Day, una festa contro i pregiudizi


Torna anche quest’anno il Gatto nero day, una giornata per festeggiare i mici color della notte che ancora oggi sono vittime di superstizioni e false credenze.
 La settima edizione dell’appuntamento si trasferisce per la prima volta al Sud, a Brindisi, dove sabato si terranno i festeggiamenti ufficiali di Aidaa, a partire, ovviamente, dalle 17, in concomitanza con molte altre piazze italiane.
 La scelta ha un significato ben preciso, perché è nelle regioni meridionali che è più diffuso il mito dal gatto nero che porta jella. Tuttavia l’accusa di portare sfortuna è solo una dei motivi che mettono in pericolo questi bellissimi felini, da sempre collegati alle figure delle streghe e addirittura del demonio.
 Può sembrare assurdo ma i riti satanici costituiscono ancora una vera minaccia perché a volte prevedono il sacrificio di un animale, spesso un gatto nero. Senza andare troppo lontano nel tempo, lo scorso agosto alcuni gruppi esoterici sono stati accusati di aver torturato e ucciso oltre trecento pelosetti.
 I mici inoltre, specialmente quelli neri, vengono poi uccisi per la loro pelliccia, che “decora” bordi e interni di giubbotti, guanti, cappellini.
 Anche se alcune stime ci paiono eccessive, il pericolo per i gatti neri esiste, fosse anche solo quello di essere discriminati perché vittime della superstizione.
 Per questo molti canili, gattili e associazioni organizzano, in occasione del Gatto Nero Day, eventi dedicati a queste creature dall’aria misteriosa per ribaltare i pregiudizi e raccontare come in realtà siano i gatti neri ad avere sofferto, fin dal Medioevo, per colpa dell’uomo e non viceversa.
 Questo sabato potrebbe essere l’occasione, per chi sta pensando di adottare un micio, di andare in gattile e portare a casa un batuffolo di pelo color carbone e sfidare in prima persona non la sorte ma le superstizioni.

fonte:gopets.gogreen.virgilio.it

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