SPARA AL CANE CHE ABBAIA: DENUNCIATO

SPARA AL CANE CHE ABBAIA: DENUNCIATO Il cane abbaia: gli spara con una scacciacani e lo ferisce gravemente. E' accaduto a Solofra, nell'Avellinese, dove un artigiano di 52 anni è stato denunciato a piede libero dai carabinieri con l'accusa di avere esploso alcuni colpi di pistola scacciacani contro un cane, perché abbaiava. L'animale è stato soccorso dal suo proprietario che lo ha portato presso uno studio veterinario dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Le condizioni dell'animale, un meticcio, sono gravi. I carabinieri nel giro di qualche ora, a seguito anche della testimonianza del padrone dell'animale, sono risaliti all'autore degli spari. All'uomo che ha sparato al meticcio i carabinieri hanno sequestrato due auto in quanto trovate prive di assicurazione. Sequestrata anche la pistola utilizzata per ferire l'animale. L'artigiano è stato denunciato in stato di liberta' per maltrattamenti di animali e detenzione illegale di munizioni.
Dopo questo gravissimo episodio, la Lega Nazionale per la Difesa del Cane annuncia la propria costituzione come persona offesa nell'instaurando procedimento penale.
E' bene ricordare che, dal dicembre 2010, in Italia maltrattamenti e uccisioni di animali sono puniti più severamente: la legge n. 201 del 4 novembre 2010 "Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno", ha aumentato infatti le sanzioni previste dal Codice Penale per i reati di uccisione e maltrattamento di tutti gli animali: un inasprimento che ci auguriamo possa contribuire ad arginare la piaga della violenza di cui sono vittime gli animali, garantendo una migliore convivenza. Grazie alla legge n.201/2010 l'uccisione di animali viene punita con la reclusione da quattro mesi a due anni ed il maltrattamento con la reclusione da tre a diciotto mesi e la multa da 5.000 a 30.000 euro.
"Sono troppi gli animali maltrattati con ferocia inaudita – afferma Laura Rossi Presidente della Lega Nazionale per la Difesa del Cane – Simili episodi rappresentano un gravissimo indice di quanta intolleranza vi sia ancora nei confronti degli stessi e di come ancora si neghi loro la natura di esseri senzienti. Questo gravissimo episodio verrà seguito dalla Lega del Cane costantemente per assicurare una giusta ed esemplare punizione all'autore del fatto".

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