Dopo questo gravissimo episodio, la Lega Nazionale per la Difesa del Cane annuncia la propria costituzione come persona offesa nell'instaurando procedimento penale.
E' bene ricordare che, dal dicembre 2010, in Italia maltrattamenti e uccisioni di animali sono puniti più severamente: la legge n. 201 del 4 novembre 2010 "Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno", ha aumentato infatti le sanzioni previste dal Codice Penale per i reati di uccisione e maltrattamento di tutti gli animali: un inasprimento che ci auguriamo possa contribuire ad arginare la piaga della violenza di cui sono vittime gli animali, garantendo una migliore convivenza. Grazie alla legge n.201/2010 l'uccisione di animali viene punita con la reclusione da quattro mesi a due anni ed il maltrattamento con la reclusione da tre a diciotto mesi e la multa da 5.000 a 30.000 euro.
"Sono troppi gli animali maltrattati con ferocia inaudita – afferma Laura Rossi Presidente della Lega Nazionale per la Difesa del Cane – Simili episodi rappresentano un gravissimo indice di quanta intolleranza vi sia ancora nei confronti degli stessi e di come ancora si neghi loro la natura di esseri senzienti. Questo gravissimo episodio verrà seguito dalla Lega del Cane costantemente per assicurare una giusta ed esemplare punizione all'autore del fatto".
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