Le alternative alla vivisezione esistono

Gli esperimenti animali non portano ad alcuna reale conoscenza sugli effetti di un'eventuale sostanza da provare, perché ogni specie animale è biologicamente, fisiologicamente, geneticamente, anatomicamente molto diversa dalle altre e le estrapolazioni dei dati tra una specie e l'altra è impossibile tra animali di specie diverse, come pure di razze diverse o addirittura di ceppi della stessa specie, le quali rispondono in modo diverso ad un dato stimolo.

Il motivo per cui si continua ancora ad esperimentare sugli animali, è in gran parte per favorire le carriere universitarie, basate sul numero di pubblicazioni prodotte, essendo gli esperimenti sugli animali (non importa se già compiuto migliaia di volte) la via più facile e veloce, ed inoltre perché costituisce per le industrie una sicura tutela giuridica per ogni eventuale contenzioso.

La vivisezione è quindi prima di tutto un'enorme mattanza perpetrata nel chiuso dei laboratori e rappresenta il cardine legale intorno al quale ruotano gli interessi economici della ricerca scientifica e delle case di produzione (farmaceutiche, cosmetiche, petrolchimiche, dell'abbigliamento) che da essa traggono legittimità e profitti. La stessa legittimità fornita ai numerosi allevamenti-lager che ogni giorno, mercificando la vita, forniscono le vittime sacrificali, immolate sull'altare della scienza e del dogma antropocentrico.

Gli attuali metodi di ricerca di base o di test di tossicità che fanno uso di animali sono moralmente inaccettabili nell'Europa di oggi. Effettuare sperimentazione animale significa invariabilmente sottoporre animali senzienti a sofferenza e angoscia, fisica e/o mentale.

Agli animali viene causata sofferenza non solo durante gli esperimenti, ma anche attraverso il trasporto, la manipolazione, la prigionia, l'isolamento o il sovraffollamento, il rumore o la luce eccessivi o la deprivazione ambientale. Le alternative di comprovata validità scientifica, a tale pratica esistono e andrebbero solo promosse ed incentivate:
  • Strumenti per la ricerca dei geni, per trovare e capire il ruolo dei geni che causano malattie nelle persone.
  • Test cellulari e molecolari per valutare la sicurezza delle sostanze chimiche. Biosensori che combinano la ricerca sulle cellule con la microelettronica, per studiare il metabolismo dei farmaci, la loro tossicità e i biomarcatori delle malattie.
  • Tecniche analitiche ultra-sensibili, che permettono studi sicuri ed etici di microdosaggio di farmaci e sostanze chimiche senza test su animali e possono migliorare la sicurezza sul posto di lavoro.
  • Tecniche microscopiche avanzate per la diagnostica per immagini, che consentono di analizzare la funzionalità delle cellule malate e sane.
  • Modelli computerizzati potenti che simulano realisticamente il corpo umano e le sue reazioni alle medicine e alle sostanze chimiche.
  • Ingegneria dei tessuti che ricrea tessuti umani tridimensionali in provetta, per ricerche sulle malattie, sviluppo di farmaci e test di tossicità.
  • Tecniche di diagnostica per immagini del cervello umano, ad alta tecnologia, per comprendere le malattie neurologiche e gli effetti dei farmaci sul cervello.
  • Metodi molecolari per studiare le malattie usando cellule umane in provetta

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