Costretta a viaggiare 10 ore in aereo accanto a un cadavere


La giornalista svedese Lena Pettersson è stata costretta a viaggiare per dieci ore accanto al cadavere di un passeggero deceduto poco dopo il decollo dell'aereo.
Lena Pettersson
Lena Pettersson è una giornalista svedese di Radio Svezia, che ha vissuto una esperienza di volo poco piacevole. Era appena salita sull'aereo diretto in Tanzania, quando il passeggero seduto di fronte a lei aveva iniziato a star male, era evidente che c'era qualcosa che non andava. “Un uomo di trent’anni aveva forti convulsioni e sudava”, racconta la Pettersson, aggiunge anche che il volo è decollato lo stesso e poi le hostess, preoccupate, hanno cercato a bordo qualche medico che potesse aiutare l'uomo. Qualcuno con competenze mediche si è fatto avanti e ha iniziato a praticare al passeggero un massaggio cardiaco, ma è stato tutto inutile, il trentenne è deceduto dopo poco. Il Daily Mail scrive che le hostess hanno coperto l'uomo e hanno fatto spostare alcune delle persone sedute accanto al corpo ormai senza vita dello sfortunato passeggero tranne Lena. Per lei non c'erano più posti disponibili, così è stata costretta a rimanere per dieci ore accanto al cadavere. La Pettersson ha commentato l'accaduto dicendo: “Certo, è stato sgradevole ma non sono il tipo che solleva un polverone. Il cadavere era piuttosto alto e le gambe spuntavano da sotto la coperta”. La giornalista ha comunque sporto denuncia contro la compagnia aerea “Kenya Airways” che si è scusata con la donna rimborsandole metà costo del biglietto aereo.

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